IQ. 22/06/2013 – La delicata costruzione di un terreno comune che possa portare presto alla Conferenza di Ginevra (il cosiddetto ‘Ginevra II’), il coordinamento e l’eventuale rafforzamento del sostegno internazionale all’opposizione al governo di Bashar Assad saranno i principali temi sul tavolo di una delle più importanti Riunioni Ministeriali degli Amici della Siria organizzate sin dai primi mesi della crisi. Una riunione che, oggi 22 giugno a Doha, vedrà ancora una volta seduti al tavolo l’High Level Group dei Paesi Amici della Siria (altrimenti detto London 11) tra i quali figura anche l’Italia, che in Qatar sarà rappresentata dal Mininistro degli Affari Esteri Emma Bonino.
Su tavolo Gruppo Amici Siria i passi da fare per Conferenza ‘Ginevra II’
La Riunione Ministeriale in formato High Level Group vedrà così riuniti 11 Paesi – oltre all’Italia, Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania, Turchia, Egitto, Giordania, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita) – e seguirà alla Riunione del Gruppo degli Amici della Siria tenutasi lo scorso 22 maggio ad Amman dove, soprattutto su impulso del Segretario di Stato americano John Kerry, fu rivolta alla Coalizione Nazionale Siriana (Soc) una energica esortazione a prendere parte con spirito costruttivo al processo di Ginevra. Processo nei confronti del quale il G8 svoltosi all’inzio della settimana in Irlanda del Nord ha lasciato chiaramente una porta aperta.
Dopo Policy Review Usa, attesa decisione su forme sostegno a opposizione siriana
A Doha, così, si cercherà di rafforzare le basi che dovrebbero portare nel prossimo futuro all’organizzazione della conferenza e allo stesso tempo si discuterà sulle modalità di sostegno alle forze dell’opposizione da parte dei Paesi Amici della Siria. Sostegno che potrebbe andare incontro ad un ulteriore e forse decisivo rafforzamento dopo che, pochi giorni fa, l’amministrazione americana ha deciso di avviare una policy review sulla Siria, riconoscendo l’esistenza di prove circa il limitato utilizzo di armi chimiche da parte del regime e contemplando per la prima volta l’accettazione di limitate forniture Usa di armamenti letali alle forze dell’opposizione. Da parte sua, l’Esercito Libero Siriano (che combatte sul campo le forze fedeli al regime siriano), da giorni ribadisce la sua richiesta diretta ai Paesi che si riuniranno a Doha: una “posizione chiara e ufficiale” sull’invio di armi all’opposizione.
Riunione nata su iniziativa Premier Qatar, presenti undici Paesi
La riunione di Doha è stata organizzata su iniziativa del Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri del Qatar, Sceicco Hamad Bin Jassem Al Thani, e vedrà la presenza di diversi ministri degli Esteri: oltre ad Emma Bonino, tra gli altri saranno presenti il Segretario di Stato Usa Kerry, il Ministro Laurent Fabius per la Francia, il Minsitro Guido Westerwelle per la Germania, il titolare del Foreign Office William Hague. Tutti riuniti con un obiettivo: trovare una soluzione ad un conflitto che, secondo i dato dell’Onu, ha finora provocato 93mila morti.
AVERE EMMA BONINO A RAPPRESENTARCI LA TROVO UN ADELLE POCHE POSITIVE DI QUESTO GOVERNO