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Le donne del Jazz, libere e rivoluzionarie.

Date:

martedì, Febbraio 11, 2025

Il jazz, con il suo spirito libero e rivoluzionario, è stato uno spazio fondamentale per l’emancipazione femminile, non solo nella musica ma anche nella società. Nato come una forma d’arte che sfidava le convenzioni, il jazz ha aperto porte alle donne, permettendo loro di esprimersi in modi che altre forme musicali più convenzionali avevano spesso negato. Per molte donne, il jazz è stato una forma di liberazione e un palcoscenico in cui ridefinire il proprio ruolo artistico e sociale.

Le donne hanno avuto un ruolo chiave nel jazz fin dalle sue origini, spesso affrontando ostacoli legati al sessismo e al razzismo. Bessie Smith, conosciuta come l’Imperatrice del Blues, e Ma Rainey, pioniera del blues e madre spirituale del jazz, furono tra le prime voci che fecero del jazz un luogo di denuncia sociale e intimità esistenziale. Attraverso la loro musica, queste artiste hanno raccontato storie di oppressione, amore, perdita e resilienza, offrendo una prospettiva autentica del femminile.

Negli anni ’30 e ’40, altre figure come Ella Fitzgerald, Billie Holiday e Sarah Vaughan rivoluzionarono la vocalità jazz, portando la loro espressione artistica a un livello superiore. Billie Holiday, con la sua interpretazione di “Strange Fruit”, affrontò il razzismo negli Stati Uniti, unendo la potenza dell’arte alla denuncia sociale, mostrando come il jazz fosse una piattaforma per la giustizia e la libertà.

Se le cantanti hanno spesso dominato la scena, molte donne hanno eccelso anche come musiciste e compositrici, spesso sfidando il predominio maschile.

Il jazz non ha influenzato solo la musica, ma ha permeato anche altri ambiti culturali, come la letteratura, il cinema e la moda.

Parleremo di questo e tanto altro sul mondo del jazz al femminile.

Raggiungici!

Luogo: online sulla app gratuita vocale Clubhouse.

Titolo della room (le room sono le trasmissioni di tipo radiofonico che si tengono su Clubhouse): Le donne del Jazz, libere e rivoluzionarie.

Data e orario:

  • Martedì 11 febbraio 2025, dalle 21:00 alle 23:00.

Come collegarsi per ascoltare Le donne del Jazz, libere e rivoluzionarie”:

  • scaricare sul cellulare la app gratuita Clubhouse e crearsi un account
  • cercare e collegarsi alla house GrandiDonne e/o all’account @soniarm
  • martedì 11 febbraio 2025 dalle 21:00 entrare in Clubhouse e poi nella room: Le donne del Jazz, libere e rivoluzionarie.
  • oppure alle 21:00 cliccare direttamente su questo link

https://www.clubhouse.com/invite/b36SBnaL51GY6B5XN2QvgNJ1RRY1TQgX22E:hE0slWg6GZkdd2wtnWoB4eFYSNtyNT8mtSM6q3zgqak

Ospiti:

  • Antonio Gallucci, sassofonista e compositore salentino che vive a Vicenza. Attivo da oltre vent’anni sia come leader che come sideman in diversi progetti musicali, la sua musica spazia dal jazz al rock sperimentale, passando per afrobeat e funk. Il suo disco d’esordio The Cost Of Freedom (Caligola Records, 2012) è stato inserito nei 100 Best Albums del 2012 dalla rivista Jazzit. Ha collaborato come session man in studio di registrazione per artisti del calibro di Rkomi, Elodie e Francesco Gabbani.
  • Titus Maz, (Tito Mazzetti) e’ un chitarrista e compositore italiano che gravita attorno al Jazz, di base a Londra dal 2015. Molteplici le sue collaborazioni con artisti UK e internazionali dall’ R&B al funk fino al Jazz piu tradizionale, Titus si e’ fatto spazio nella scena UK con il suo progetto originale ed e’ al suo 5o disco i cui singoli sono stati selezionati da Radio e Playlist editoriali Spotify.

Moderano:

  • Sonia R. Marino, architetta, ergonoma, fondatrice di ‘donna immagine città’.
  • Domenico Creazzo, imprenditore interessato a tematiche sociali e diritti.
  • Valeria Casati, servizi organizzativi e promozionali per realtà del settore culturale.
  • Mehret Tewolde Weldemicael, vicepresidente Associazione Le Réseau.
  • Casimiro Vizzini, medico, relazioni istituzionali della One Sustainable Health for all Foundation.

‘donna immagine città’, per la promozione della parità e il contrasto agli stereotipi, è stata fondata da Sonia R. Marino ed è composta da:

  • Integronomia, ricerca e formazione in ergonomia / ingegneria dei fattori umani e sostenibilità;
  • ⁠I.N.B.B. Istituto Nazionale Biosistemi e Biostrutture, Consorzio Interuniversitario;
  • ErgolabUnitus presso Agraria dell’Università degli Studi della Tuscia.


Per aggiornamenti sul programma andare sul sito: www.immaginecitta.org  

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