IQ. 23/06/2013 – Buongiorno carissimi amici della domenica e come scrive sempre il Dott. Brozzi “buongiorno gente mia che pensate”, ma ritenetelo un complimento anche perche’ dalla nostra prima uscita, abbiamo notato che c’e’ molta gente che non sapeva di avere una vena poetica.
Oggi pubblichero’ le poesie che hanno mandato i nostri poeti inconsapevoli di esserlo e, dal momento che hanno inviato i lavori con la mail, sono autorizzata a farlo, come avevo spiegato la scorsa settimana.
Il Dott. Brozzi ha letto le poesie e ha detto che sono bellissime che vengono dal profondo del cuore, quindi troverete solo delle piccole correzioni che abbiamo fatto solo per renderne la lettura scorrevole. Voglio precisare che il nostro maestro vi segue costantemente, ma che lascia a me il compito di scrivervi poiche’ egli e’ sempre impegnato nel suo progetto e cioe’ quello di essere al servizio dei pazienti 24 ore su 24.
Come ricorderete, il Dott. Brozzi e’ dimissionario nel Consiglio Regionale del Lazio e questo e’ avvenuto poiche’ egli, dilettante puro della politica fu “adottato” da un partito ed era sicuro che ponendo le sue idee al servizio del prossimo, senza interessi personali da difendere ma solo il bene comune.Purtroppo cosi non è, allora ha preferito dimettersi e restituire il danaro che aveva ricevuto per portare a compimento il suo ambizioso progetto degli “ambulatori di quartiere” ed anziche’ accantonare il progetto, lo sta portando avanti con varie associazioni ma di cui presto sentirete parlare di nuovo. Ma torniamo a noi, poeti allo sbaraglio, inizio con una poesia scritta da Ilaria, una giovane mamma che il maestro ha definito “persona dolcissima”:
A SENTI’ PARLA’ D’AMORE ER CORE MIO S’E’ ‘NFERVORATO.
FRESCO COME ‘N FIORE, DAR PETTO MIO S’ E’ SVEJATO.
A PENSA’ A STA’ BELLA FIA CHE ER SIGNORE M’HA DONATO.
E A TUTTA L’ALLEGRIA CHE STAMANE M’HA LASCIATO.
CO’ ‘N SEMPLICE GESTINO, M’HA SALUTATA COR SORISO.
S’E’ FATTA AVANTI COR PANCINO.
E M’HA DATO ‘N CORPETTO SOPRA AR VISO.
E’ BELLO ST’ANGIOLETTO.
CHE FA I VERSETTI DRENTO AL LETTO.
ER CORE MIO J’HO DONATO.
E LEI ‘N CAMBIO M’HA BACIATO.
Dopo averci mandato la poesia, Ilaria ha scritto di averla fatta in AB CD EF…no cara ilaria, hai rispettato la sequenza della rima alternata in AB AB scegliendo in ogni quartina una rima diversa.
L’altra poesia sull’amore e’ stata scritta dalla nostra amica Patrizia e fa cosi:
L’AMORE, LASSA STA’.
NUN FA PARTE DE STA’ VITA QUA.
MAGARI LO TROVAMO NELL’ARDILA’.
DOVE GNENTE DA DIVIDE CE SARA’.
IN TERA A TROPPE COSE DOVEMO DA PENSA’.
E QUESTO NUN CE PERMETTE D’AMA’.
PE’ AVE’ L’AMORE.
CE DOVEMO AFFIDA’ AR SIGNORE.
SOLO COSI POI STA SICURO.
DE TROVA’ L’AMORE PURO.
La nostra amica Patrizia ha fatto le rime usando una sequenza di suoni uguali a partire dall’accento tonico nelle prime sei versi, dopo e’ passata ad una quartina scritta in rima baciata.
Un’altra bella poesia l’ha mandata la nostra amica Sandra che scrive:
L’AMORE E’ UN’ILLUSIONE.
CHE AIUTA ER MONNO A SOLLEVASSE DAR GRIGIORE.
E COR PENNELLO E LI COLORI.
CAMBIA LI VORTI E INGENTILISCE LI CORI.
SARA’ PURO ‘N’INVENZIONE, ‘N’INGANNO, ‘NA MALEDIZIONE.
MA QUANNO TE SFIORA E TE DA ‘N CORPETTO.
PURO LE FARFALLE TE GIRENO NER PETTO.
SENTI D’ISTINTO ER SONO DEI VIOLINI.
E LE GAMBE FRICCICHENO COME LI LUMINI.
Sandra ha scritto arricchendo i suoi versi con un ritmo tra accordi fonici e dando alla sua poesia un legame nel suono e nel significato. nella seconda parte la rima e’ baciata. L’ultima poesia l’ha scritta un’amica comune mia e del Dott. Brozzi che oggi si trova ricoverata in ospedale e alla quale facciamo gli auguri per una pronta guarigione, il suo nome e’ Paola e ci ha confessato di non aver mai provato a farlo prima:
AL LAVORO SE STA’ FRESCHETTI.
MA SE ESCI CE RIMETTI.
PERCHE’ FORA C’E’ ‘N CALORE.
MA NO COME QUELLO CHE VIENE DAR CORE.
QUESTO E’ ‘N GRAN BER SOLLEONE.
SE ER CORE SE BECCA UN MAMMATRONE.
Paola ha semplicemente alternato delle rime quindi avremo AA BB CC, insomma dei versi in rima baciata, come il grande bacio che le mandiamo tutti insieme, siete d’accordo ragazzi? Nel ringraziarvi per la collaborazione scrivo ora una delle poesie che il nostro maestro ha fatto per la sorella Anna Maria, mia amica d’infanzia, venuta a mancare diversi anni or sono e al quale egli era legatissimo:
STANNO QUA DA SOLO A PIJA ‘N CAFFE’.
PE N’N ATTIMO ER PENSIERO E’ CORSO A TE.
SOGNAVO COME SAREBBE COSA BELLA.
PE’ ‘N ATTIMO STA QUA CO’ TE, CO’ MI SORELLA.
IN COMPAGNIA DE CHI A PENSA’ NUN TE STANCHI.
ANNARELLA MIA, QUANTO ME MANCHI.
MENTRE NISCOSTO NASCEVA ‘STO PENSIERO.
DALL’OCCHI M’E’ COMINCIATO A ESCI’ ‘N SIERO
SCENNEVA AR COLLO, ACCAREZZANNO ‘E GUANCE.
PERCIO’ L’HO LASCIATO SCIVOLA’ SUR PETTO.
PERCHE’ A CHI SOFFRE JE SE PORTA RISPETTO.
“SO’ PASSATI NUN SE SA’ QUANT’ANNI.
E ANCORA PENSANNO A ME MARIU’ TU PIAGNI?”.
SI ANCORA ANNARE’, L’AMORE INSIEME E’ VITA.
E SENZA QUER PEZZO CH’ERI TE E’ FINITA.
E’ VERO CHE SE VA AVANTI IN TANTE COSE.
MA DER PROFUMO TUO E DELLA TUA ESSENZA.
M’E’ DIVENTATA INSOSTENIBILE L’ASSENZA.
Questi versi sono alternati a rime baciate, alternate e incrociate, ma intrisi d’amore come i vostri cari amici. Vi ringrazio della vostra collaborazione e vi aspetto domani sulla rubrica PROFESSIONE NONNI e per restare in tema di nonni scrivo qua la poesia che io stessa ho dedicato alla mia adorata nonna che ho scritto collegando un legame fonetico ad uno semantico.
QUANTO ME MANCA ‘A PORA NONNA.
QUANTO BENE JO VOLUTO A QUELLA DONNA…
SO’ TRENT’ANNI CHE NUN C’E’ PIU’.
MA SENTO CHE ME GUARDA DA LASSU’.
E OGNI VORTA CHE ME VEDE SU NER CIELO.
PENSERA’ CHE ME SO’ FATTA DONNA PER DAVERO.
ME LO DICEVA SEMPRE PORA NONNA.
TU DIVENTERAI ‘NA GRANDE DONNA.
CE L’HO MESSA TUTTA NONNA MIA.
MA NUN E’ STATO FACILE CRESCE NA FAMIJA. AM ER TEMPO.
SENZA TE NUN E’ PASSATO, SOLO ER CORPO SE NE’ ANNATO.
ER CORE TUO BATTE COR MIO E ‘GNI VORTA SENTO ‘N FRICCICHIO.
ME MANCHI TANTO PORA NONNA, TE VEDO SEMPRE ‘N SOGNO.
E QUANNO ARIVA ER GIORNO TU VAI VIA MA LA NOTTE.
DOPO RITORNI, E’ COSI DA TRENT’ANNI TUTTI I GIORNI.
carissimi amici vi mando tanti, ma tanti tanti baci….e tutti virtuali. Dice un proverbio: Chi s’accontenta gode e veli mando anche da parte del Dott. Brozzi che come tutti gli uomini non si spreca……..
Grazie mille per i commenti e grazie a tutti per le belle poesie che avete condiviso in questa rubrica. Qual’è l’argomento proposto per la prossima settimana?
Qua di seguito vi propongo un’altra poesia sull’amore, provando a seguire nella prima parte losche madella rima baciata con lo schema ab poi ho provato a mettere delle terzine seguendo lo schema ACA BCB DCD ECE… Spero di aver capito bene ma soprattutto che vi piaccia 🙂
Quando ti svegli felice
ma non sai perchè
tutto il mondo ti dice
che non è alcunchè
ma il tuo cuore ha una luce
che non sai cos’è
una gran gioia produce
e ti chiedi lui dov’è…
tutto gira veloce
ma tu stai ferma a pensare
a quel bacio fugace…
quando eri stretta al suo petto
hai iniziato a tremare
ed un “ti amo” gli hai detto..
il suo cuore è sobbalzato
ti si è messo a guardare:
da te era incantato…
Dire “ti amo” non è semplice
ma quando inizi ad amare
il sentimento ti è complice..
Buongiorno ILARIA sono contenta che ti sia piaciuto il tutto, ma questa tua poesia e’ in un due quartine e quattro terzine e lo schema che hai seguito e’ giusto, se vuoi trasformarlo in un sonetto devi fare due piu’ due. La metrica che hai seguio e’ giusta AB AB le quartine e CDC CDC le terzine, hai solo usato sempre la stessa rima nel rigo centrale “are” ed e’ cosi che non hai ottenuto il rigo EDE, la cosa piu’ importante e’ sentirci liberi di scrivere.
Quindi per comporre un sonetto dopo le due quartine con lo schema AB avrei potuto semplicemente fermarmi con due terzine e seguendo lo schema CDC DCD. Dunque la seconda parte avrebbe potuto essere così composta:
e il pensiero ti conduce a quell’istante
in cui le labbra le sue hanno toccato
e la vita è divenuta più eccitante
La tua pelle all’improvviso ha sobbalzato
per un bacio di passione delirante
la sua anima il tuo cuore ha divorato
SI ILARIA, ANCHE SE PERO’ IN QUESTO CASO TU HAI INVERTITO SOLO LA RIMA DELLA PRIMA TERZINA INSERENDOLA NEL SECONDO RIGO DELLA SECONDA TERZINA E LA RIMA DELLA SECONDA TERZINA CHE SEGUE IL SECONDO RIGO DELLA PRIMA. VA BENE, E’ PUR SEMPRE POESIA. GRAZIE, LA PUBBLICHEREMO DOMENICA