IQ. 29/06/2013 – Medicinali per la cura disfunzioni erettili, antitumorali, ma anche finti prodotti naturali per la perdita di peso o a base di sostanze dopanti: queste le principali tipologie sequestrate alle frontiere italiane a seguito dei controlli effettuati nel corso dell’ultima settimana nell’ambito dell’operazione PANGEA VI, frutto della collaborazione tra AIFA, Ministero della Salute, Agenzia delle Dogane, NAS e ISS.
Forme farmaceutiche diverse, come fiale, compresse e creme, destinate ad altrettante diverse finalità che vanno dalla perdita di peso all’ottimizzazione delle performance sessuali o sportive, ma tutte accomunate da un elemento: la totale assenza di sicurezza. Prodotti che “viaggiano” in pacchetti postali di piccole dimensioni che spesso dichiarano tutt’altro contenuto, o nei bagagli a seguito di passeggeri provenienti soprattutto da Paesi extra UE e rispetto ai quali è spesso difficile risalire con esattezza a chi li abbia realmente fabbricati e, soprattutto, con quali ingredienti, attraverso quali processi produttivi e con quali garanzie dal punto di vista della conservazione.
Nel corso dei controlli sono stati, inoltre, prelevati numerosi campioni sospetti che saranno oggetto di accertamenti nei laboratori dell’ISS volti a verificarne la reale composizione.
Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin dichiara: “Operazioni di controllo come quella appena conclusa, insieme a tutta una serie di misure poste in essere da tempo per prevenire e contrastare efficacemente il fenomeno dei farmaci falsi permettono di considerare il mercato farmaceutico Italiano tra i più sicuri nel panorama internazionale. Non ultimo – prosegue il Ministro – le attività di monitoraggio, effettuate congiuntamente da operatori appartenenti ad amministrazioni diverse, non solo sanitarie, testimoniano la capacità delle istituzioni di collaborare in modo efficace a tutela di un valore imprescindibile quale è quello della salute, pubblica e del singolo cittadino”.
“L’Italia – spiega Luca Pani, Direttore Generale AIFA – aderisce ormai da diversi anni a questa iniziativa che in concreto consiste nel controllare tutte le spedizioni di farmaci, o che si presume contengano farmaci, dirette in Italia e provenienti da rotte «sospette». Il numero di unità sequestrate, oltre 25.000 – prosegue Pani – testimonia la capacità delle amministrazioni italiane, sanitarie e non, di contrastare efficacemente il fenomeno, impedendo l’ingresso di prodotti pericolosi sul nostro territorio. Nel contempo, però, conferma l’esistenza di una “domanda” che, sebbene limitata, non è trascurabile: una parte di popolazione inconsapevole dei rischi, che le Istituzioni tutte hanno il dovere di sensibilizzare con azioni mirate.
“La partecipazione attiva e costante a queste operazioni, unitamente alle attività portate avanti ogni giorno dai Carabinieri NAS, ha una duplice valenza – afferma il Generale Cosimo Piccinno, Comandante Carabinieri per la Tutela della Salute | NAS – perché consente, contemporaneamente, di garantire la sicurezza del mercato italiano dai tentativi di infiltrazione operati dalle organizzazioni criminali e, contemporaneamente, di monitorare e talvolta anticipare le evoluzioni del fenomeno, assicurando in tal modo efficaci interventi in termini di prevenzione e contrasto”.
L’Operazione PANGEA, realizzata a livello internazionale, con il coordinamento di Interpol e Organizzazione Mondiale delle Dogane (WCO), ha coinvolto oltre 100 Paesi e ha portato al sequestro di circa 9 milioni di unità di prodotti illegali e potenzialmente nocivi.