IQ. 02/07/2013 – Il ministro dell’Interno si è recato sabato scorso a Lampedusa: «Sugli sbarchi paghiamo l’instabilità del Mediterraneo». Il prossimo 4 luglio incontro a Roma con il governo libico
Sull’aumento degli sbarchi in Italia «paghiamo il conto dell’instabilità che esiste dall’altra parte del Mediterraneo, ecco perché serve un’azione diplomatica forte e già il 4 luglio prossimo ci sarà un incontro a Roma con il governo libico che sarà un passaggio strategico, perché la stabilità della Libia è un elemento chiave». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, parlando con i giornalisti a Lampedusa sabato scorso.
«Sono qui per riaffermare – ha detto – che questo pezzo di terra è l’ultimo lembo di Europa e l’Europa dovrebbe farsi carico di un tema, l’immigrazione, che non è solo italiano. Noi – ha aggiunto Alfano parlando accanto alla Porta d’Europa, monumento per i migranti – continueremo a chiedere che questa venga considerata una frontiera europea. Chi arriva qui – ha osservato – non vuole tanto entrare in Sicilia o in Italia, ma in Europa».
Alfano si è detto «molto soddisfatto per come stiamo gestendo» l’emergenza sbarchi. «Il Centro d’accoglienza di Lampedusa – ha sottolineato – è quasi vuoto grazie ai ponti aerei e quindi l’isola è restituita alla sua dimensione turistica in questo avvio di stagione: è una perla del Mediterraneo ed i turisti possono venire serenamente».
Il ministro Alfano ha poi visitato il distaccamento dei Vigili del fuoco sull’isola, dove si è trattenuto con i responsabili ed il personale