del Dott.Mario Brozzi
IQ. 06/07/2013 – Buongiorno e buon fine settimana gente mia che pensate, vorrei dedicare il mio sonetto di oggi a tutti quegli amici che i solitudine perdono tempo a guardarsi intorno senza Amore, alcuni per vedere se e come possono fregare gli altri e dal momento che la cosa sta divenendo contagiosa, corro ai ripari con le parole e poi vi lascio al meritato riposo con una raccomandazione: OVUNQUE SIATE, CHIUNQUE SIATE E COMUNQUE SIATE SENZA VERGOGNARVI CON CHI VI AMA AMATE. A tutti voi preziosi doni celesti, grazie.
RICCONTAVA ‘NA FORMICA DE LA SUA DORCE VITA.
TANTO CHE A SENTILLA FACEVA TENEREZZA.
PE’ QUELLA GIOIA E QUELLA CONTENTEZZA.
CHE NATA DALL’AMORE SPRIZZAVA PURO DALLE DITA.
OGNI PAROLA ERA INDELEBILE, NO COME QUANNO SCRIVI A MATITA.
E DIPINGEVA UN QUADRO DE ‘NA LUCENTEZZA.
CHE OGNI OMO C’ASCORTAVA MATURAVA CERTEZZA.
DE QUANTO LA SUA FOSSE SBAJATA DE VITA.
ARICCONTAVA CHE LAVORAVA TUTTO ER GIORNO.
E NUN AVENNO OCCHI, SE TENEVA CO’ LE SORELLE.
PERCIO’ NUN PERDEVA TEMPO A GUARDASSE ‘NTORNO.
“CHE CE TROVA DE GRAZIA DE COSI SCINTILLANTE?”
“L’AMORE! CHE TE FA VEDE’ LE COSE BELLE
E QUANNO BRILLI DRENTO SEI TE ER VERO DIAMANTE!”
Affettuosamente Mario