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Eguaglianza giuridica tra figli nati nel e fuori dal matrimonio.

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famigliaIQ. 13/07/2013 – La Presidenza del Consiglio comunica che:

Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri alle ore 10.55 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Filippo Patroni Griffi.

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In apertura dei lavori il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio, del Vicepresidente e ministro dell’Interno, Angelino Alfano e dei ministri della Giustizia, Annamaria Cancellieri, del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini e del Viceministro con delega alle Pari Opportunità, Maria Cecilia Guerra, un decreto legislativo di revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione che modifica la normativa al fine di eliminare ogni residua discriminazione rimasta nel nostro ordinamento tra i figli nati nel e fuori dal matrimonio, così garantendo la completa eguaglianza giuridica degli stessi.

Dunque, come spiegato dal Presidente del Consiglio, si “toglie dal codice civile qualunque aggettivazione alla parola figli: da adesso in poi saranno tutti figli e basta”.

Il testo, predisposto nell’ambito della Commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, presieduta dal prof. Cesare Massimo Bianca, stabilisce:

l’introduzione del principio dell’unicità dello stato di figlio, anche adottivo, e conseguentemente l’eliminazione dei riferimenti presenti nelle norme ai figli “legittimi” e ai figli “naturali” e la sostituzione degli stessi con quello di “figlio”;

il principio per cui la filiazione fuori dal matrimonio produce effetti successori nei confronti di tutti i parenti e non solo con i genitori;

la sostituzione della notizia di “potestà genitoriale” con quella di “responsabilità genitoriale”;

la modifica delle disposizioni di diritto internazionale privato con previsione di norme di applicazione necessaria in attuazione del principio dell’unificazione dello stato di figlio.

Inoltre, nel recepire la giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, si è deciso di:

limitare a cinque anni dalla nascita i termini per proporre l’azione di disconoscimento della paternità;

introdurre il diritto degli ascendenti di mantenere “rapporti significativi” con i nipoti minorenni;

introdurre e disciplinare l’ascolto dei minori, se capaci di discernimento, all’interno dei procedimenti che li riguardano;

portare a dieci anni il termine di prescrizione per l’accettazione dell’eredità per i figli nati fuori dal matrimonio;

modificare la materia della successione prevedendo la soppressione del “diritto di commutazione” in capo ai figli legittimi fino ad oggi previsto per l’eredità dei figli naturali.

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Il Consiglio dei Ministri ha poi approvato, su proposta dei ministri degli Affari Esteri, Emma Bonino, e della Difesa, Mario Mauro, il disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Trattato sul commercio delle armi “Arms trade treaty – ATT”, adottato nel marzo 2013 dall’Assemblea Generale delle Nazioni unite e firmato a New York il 2 aprile 2013.

Il Trattato, frutto di un lungo e complesso impegno negoziale avviato in ambito ONU dal 2006, rappresenta un punto di svolta nella trattazione di una delicata problematica nell’ambito delle relazioni internazionali. Il commercio illecito e non regolamentato delle armi ha conseguenze dirette, non solo sulla sicurezza delle Nazioni, ma soprattutto sul piano umanitario, sociale, ed economico. Il commercio illegale, o scarsamente regolamentato di armi non convenzionali, reca un pesantissimo costo in vite umane: stime internazionali fissano in più di 740.000 le persone che ogni anno muoiono a causa delle violenze armate.

L’ATT risponde alla urgente necessità di colmare le lacune del commercio non regolamentato di armi convenzionali e di intensificare gli sforzi volti al consolidamento della pace e dell’assistenza umanitaria, perseguendo l’obiettivo di rendere il commercio, l’esportazione e il trasferimento delle predette armi più responsabili e trasparenti.

L’Italia, pur disponendo in materia di una delle normative più avanzate a livello mondiale, ha svolto un ruolo importante in ogni fase del negoziato per raggiungere, sul piano legislativo, il migliore risultato possibile.

Con riferimento alla compatibilità del Trattato con la normativa europea, l’Italia, come gli altri Paesi membri, ha firmato l’ATT previa autorizzazione del Consiglio europeo, il quale sta ora procedendo all’elaborazione della decisione che autorizzerà gli Stati al deposito dello strumento di ratifica presso il Segretariato generale delle Nazioni unite.

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Il Presidente del Consiglio Letta ha poi sottoposto al Consiglio dei ministri, a norma dell’articolo 2, comma 3, lettera q), della legge n. 400 del 1988, la nomina del Ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi a Segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), ferma restando la sua qualità di componente.

Il Ministro dell’interno Alfano ha informato il Consiglio circa l’intenzione di attribuire, a norma dell’articolo 10, comma 3, della legge n. 400 del 1988, il titolo di Viceministro al Sottosegretario di Stato Filippo Bubbico. Il Consiglio ha condiviso la proposta e ha approvato la relativa delega di funzioni.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha avviato la procedura di nomina del presidente e dei due componenti dell’Autorità di regolazione dei Trasporti. I nomi individuati sono quelli di Andrea CAMANZI, di Barbara MARINALI, di Mario VALDUCCI.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio Letta, ha deliberato:

– la nomina a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”, di Carlo PODDA;

– la promozione a Presidenti di sezione della Corte dei Conti dei Consiglieri della stessa Corte di Alfredo LENER, Renzo DI LUCA, Francesco LORUSSO, Maria Giovanna GIORDANO, Mario CONDEMI, Giovanni DATTOLA, Carlo CHIAPPINELLI, Giovanni COPPOLA e Maurizio GRAFFEO;

Il Consiglio ha inoltre approvato:

su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni:

1) conferimento di incarichi dirigenziali:

Vincenzo LA VIA – Direttore generale del tesoro;

Fabrizia LAPECORELLA – Direttore generale delle finanze;

Giuseppina BAFFI – Capo Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi;

2) avvio della procedura per la nomina dei Direttori delle Agenzie fiscali (previo parere della Conferenza unificata):

Attilio BEFERA – Agenzia delle entrate;

Giuseppe PELEGGI – Agenzie delle dogane e dei Monopoli;

Stefano SCALERA – Agenzia del demanio;

3) promozione a generale di Corpo d’armata del generale di divisione della Guardia di finanza di Giuseppe MANGO;

su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, dott. Enrico Giovannini:

– conferimento a Paolo PENNESI dell’incarico di Segretario generale del Ministero.

su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Maria Chiara Carrozza, il conferimento dei seguenti incarichi di Capo Dipartimento:

– Luciano CHIAPPETTA – Dipartimento dell’istruzione;

– Marco MANCINI – Dipartimento dell’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca;

– Sabrina BONO – Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali.

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Il Consiglio ha poi esaminato due progetti per la realizzazione di diversi impianti, in merito ai quali la Presidenza del Consiglio ha coordinato e concluso le relative istruttorie, tese a contemperare i diversi interessi coinvolti, secondo quanto disciplinato dall’articolo 14 quater della legge 241 del 1990; esaminate le differenti questioni il Consiglio è pervenuto alla conclusione di autorizzare la realizzazione:

di una vasca di laminazione nel Comune di Costa Masnaga, come opera urgente e prioritaria per fronteggiare il rischio idrogeologico nelle aree interessate dalle piene del fiume Lambro;

di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato da fonte rinnovabile nel Comune di Montegiorgio (Fermo).

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Il Consiglio inoltre, a norma dell’articolo 14 quater della legge n. 241 del 1990, a tutela del paesaggio e per la salvaguardia del territorio interessato, ha negato l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto eolico nel Comune di Brisighella (Ravenna).

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Il Consiglio dei Ministri ha condiviso la proposta del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, di un intervento legislativo che, al fine di garantire tempi rapidi alla dispensazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale di speciali categorie di farmaci, razionalizza e semplifica le procedure di autorizzazione di competenza dell’Agenzia italiana del farmaco.

L’intervento legislativo condiviso dal governo prevede che, per i farmaci cosiddetti “orfani” e per quelli di eccezionale rilevanza terapeutica e sociale (quali definiti da apposita deliberazione dell’Aifa), si apra una corsia preferenziale nell’iter di autorizzazione e negoziazione, così da avere tempi ridotti e certi per la dispensazione a carico del Ssn, non superiori a 100 giorni complessivi.

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Il Presidente ha informato il Consiglio dell’iniziativa “Destinazione Italia” per l’attrazione degli investimenti diretti esteri (IDE) nel nostro Paese. “Destinazione Italia” prevede un piano generale per promozione, attrazione e accompagnamento degli IDE che sarà presentato in Consiglio dei Ministri, dopo consultazioni con gli attori rilevanti, in settembre.

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Su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio, il Consiglio dei Ministri ha esaminato dodici leggi regionali.

Nell’ambito di tali leggi, il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale delle seguenti leggi regionali:

1) Legge Regione Veneto n. 8 del 14/05/2013 “ Disposizioni in materia di commercio su aree pubbliche. Modifica della legge regionale 6 aprile 2001, n. 10 “Nuove norme in materia di commercio su aree pubbliche” e successive modificazioni e della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo” e successive modificazioni.” in quanto contiene alcune disposizioni in materia di commercio che contravvengono ai principi di tutela della concorrenza e del mercato in violazione dei commi 1 e 2, lett. e), dell’ art. 117, della Costituzione.

2) Legge Regione Veneto n. 9 del 14/05/2013 “ Contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali.” in quanto contiene alcune disposizioni in materia di contratto di formazione specialistica dei medici che incidono nella materia dell’ordinamento civile, riservata alla legislazione statale dall’art. 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione, e contrastano inoltre con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di disciplina delle professioni, di tutela della salute e d’istruzione, in violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione.

Inoltre il Consiglio dei Ministri, preso atto dell’intervenuta modifica di norme regionali precedentemente impugnate, ha deliberato:

– la rinuncia all’impugnativa delle seguenti leggi regionali:

1) Legge della Regione Campania n. 1/2013 “Cultura e diffusione dell’energia solare in Campania”

2) Legge della Regione Campania n. 2 del 11 febbraio 2011 recante “Misure di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere”.

– e la rinuncia parziale all’impugnativa della seguente legge regionale:

1) Legge Regione Marche n. 37/2012 recante “Assestamento del bilancio 2012”.

Infine per altre leggi regionali il Consiglio dei Ministri ha deliberato la non impugnativa.

Si tratta delle seguenti leggi regionali:

1) Legge Provincia di Bolzano n. 8 del 17/05/2013 “ Sviluppo e sostegno della famiglia in Alto Adige.”

2) Legge Regione Abruzzo n. 11 del 08/05/2013 “Modifiche alla L.R. 11.3.2013, n. 6 (Misure urgenti per lo sviluppo del Settore dell’Agricoltura e della Pesca in Abruzzo) e alla L.R. 19.8.1996, n. 70 (Disciplina del comando presso la Regione Abruzzo del personale proveniente dal comparto sanità).”

3) Legge Regione Umbria n. 11 del 17/05/2013 “Norme di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti -Soppressione degli Ambiti territoriali integrati”.

4) Legge Regione Piemonte n. 10 del 21/05/2013 “Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 18 (Norme per la programmazione sociosanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale).”

5) Legge Regione Sardegna n. 11 del 17/05/2013 “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell’Autorità d’ambito territoriale ottimale della Sardegna).”

6) Legge Regione Calabria n. 24 del 16/05/2013 “Riordino enti, aziende regionali, fondazione, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità”.

7) Legge Regione Calabria n. 25 del 16/05/2013 “Istituzione dell’Azienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna – Azienda Calabria Verde – e disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna”.

8) Legge Regione Emilia Romagna n. 4 del 24/05/2013 “Regolamentazione del commercio sulle aree pubbliche in forma hobbistica. Modifiche alla legge regionale 25 giugno 1999, n. 12 (norme per la disciplina del commercio su aree pubbliche in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114), alla legge regionale 28 aprile 1984, n. 21 (disciplina dell’applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale) e alla legge regionale 10 febbraio 2011, n. 1 (presentazione del documento unico di regolarità contributiva da parte degli operatori del commercio sulle aree pubbliche).”

9) Legge Regione Sardegna n. 13 del 23/05/2013 “Bilancio di previsione per l’anno 2013 e Bilancio pluriennale per gli anni 2013-2015”.

10) Legge provincia autonoma Bolzano pubblicata sul B.U.R n. 3 del 25/06/2013 “ Pubblicazione – ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge provinciale 17 luglio 2002, n. 10 – della legge provinciale recante “Partecipazione civica in Alto Adige”, approvata dal Consiglio provinciale nella seduta del 6 giugno 2013”.

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