IQ. 23/05/2013- 30 dalla Polizia e 30 dai Carabinieri, in tutto 60 unità «specializzate dal punto di vista investigativo» schierate a Bari per presidiare il territorio.
Lo ha annuncitato ieri, nella prefettura del capoluogo pugliese, il ministro dell’Interno Angelino Alfano in conferenza stampa, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dopo i tre omicidi avvenuti domenica scorsa nel quartiere San Paolo.
«A settembre», ha aggiunto il ministo, «altri 86 uomini della polizia verranno a rafforzare la presenza dello Stato». L’idea è quella di riprendere il ‘modello Caserta’ «per il coordinamento territoriale del contrasto alla criminalità organizzata», muovendosi lungo tre direttrici: «La prima: il rafforzamento del dispositivo di vigilanza e controllo sul territorio anche attraverso il fondo unico giustizia e i beni che possono provenire o che sono già presenti dentro il fondo unico giustizia. La seconda direttrice: il potenziamento delle strutture investigative per la ricerca dei latitanti; la terza è il desk interforze per l’aggressione ai patrimoni criminali».
C’è «grande unità delle istituzioni di fronte al crimine organizzato, lo Stato è unito di fronte all’anti-stato», ha ribadito Alfano. La risposta concreta sta nei 146 operatori della sicurezza – 60 più 86 – che entro settembre «andranno a rafforzare la squadra dello Stato, che è forte anche grazie a questi uomini».
Il titolare del Viminale, che si è detto ottimista sul buon esito delle indagini sui tre omicidi, ha parlato anche degli altri allarmi sulla sicurezza lanciati dalle istituzioni del territorio. «Un grande allarme cocaina e un grande allarme derivante da attività predatorie nell’ambito delle campagne dove si verificano furti di rame», ha spiegato il ministro, «allarmi dei quali non possiamo non farci carico e sui quali occorrerà fare una strategia».
Intanto, ha aggiunto Alfano, «siamo già pronti con l’utilizzo delle più moderne tecnologie dei satelliti, delle mappature e della georeferenzialità dei reati attraverso una connessione a un sistema di controllo elettronico al quale sono collegate le forze di polizia per una traccia elettronica di quanto si verifica sul territorio».
Al vertice in prefettura hanno partecipato il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, il capo di gabinetto del ministro, Giuseppe Procaccini, il vicecapo vicario della Polizia Alessandro Marangoni e il vicecapo Francesco Cirillo, il direttore dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Giuseppe Caruso, i comandanti generali dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, e della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo, il sindaco di Bari Michele Emiliano, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il prefetto di Bari Mario Tafaro.