IQ. 29/05/2013 – E oggi ci ha salutato anche Franca Rame. Mentre la Rete e i giornali ricordavano Little Tony, scomparso due giorni fa, è venuta a mancare una donna e un’artista immensa, forte, coraggiosa e battagliera. Franca Rame aveva 84 anni ed era malata da tempo.
Attrice, senatrice, artista, opinionista, una donna che, rapita e violentata da una banda di estrema destra aveva saputo trasformare la violenza subita in un lavoro teatrale crudo e catartico, “Lo stupro”. Moglie del premio Nobel Dario Fo e madre dell’attore Jacopo il 19 aprile aveva avuto un ictus ed era stata ricoverata al Policlinico di Milano, città dove si è spenta. Lei e Dario Fo, suo compagno e marito dal 1954, avevano fondato La Comune e dato vita ad un teatro difficilmente rintracciabile altrove. Satira, controinformazione, bravura e talento diedero vita a piéce come “Morte accidentale di un anarchico” e “Non si paga! Non si paga” . Una donna sempre in prima linea contro le ingiustizie e le violenze, i soprusi e l’arroganza. Negli ultimi anni aveva pubblicato l’autobiografia “Una vita all’improvvisa”, scritta insieme al marito, e con lui era tornata a calcare il palcoscenico tra il 2011 e il 2012 riprendendo un loro classico “Mistero buffo”. In una lettera lasciata al marito ha chiesto, per il suo funerale, tante donne che intonano “Bella Ciao”. Donne che sicuramente le renderanno omaggio e la ringrazieranno per il suo impegno e l’amore nei confronti delle tante vittime di violenza. Verrebbe da pensare che il Paradiso stia organizzando uno spettacolo senza eguali. Pieno di artisti di talento e amati, bravi e di spessore, ai quali si aggiunge, oggi, Franca Rame, si può immaginare uno spettacolo scintillante ed emozionante. Speriamo che qualche scintilla illumini un po’ anche il pubblico terreno.