Sul red carpet trionfa come miglior film e come previsto, “Argo”, di e con Ben Affleck. Michelle Obama ne dà l’annuncio in collegamento dalla Casa Bianca. Affleck vince anche l’Oscar per la sceneggiatura non originale e il montaggio. La statuetta è stata vinta anche da Daniel Day-Lewis per l’interpretazione di “Lincoln” e da Jennifer Lawrence ne “Il lato positivo”.
La vera sorpresa è stata “Vita di Pi” di Ang Lee che ha vinto quattro statuette per miglior regia, fotografia, effetti speciali e colonna sonora. Più o meno i premi hanno confermato le previsioni già fatte, ma l’emozione della notte degli Oscar è sempre palpabile e ricca di avvenimenti. Seth McFarlane, presentatrice della serata, la ricorderemo per due eventi diversi ma unici. Il primo è la presenza di Michelle Obama. Il secondo momento è invece la disastrosa caduta della Lawrence. In abito bianco con strascico di Dior, la star sale i pochi gradini che portano al palcoscenico, inciampa e finisce a terra. La platea tenta di consolarla con una standing ovation. Il cinema resta sempre uno dei luoghi più belli per sognare. Gli Oscar sono star, talento, moda, sfarzo e molto altro. Ma l’elemento base, il cinema, resta sempre a farla da padrone. Il cinema rappresenta il sogno, la rappresentazione, il dramma, la gioia ed il dolore. Forse perché come affermava Francois Truffaut, regista, attore e critico cinematografico francese, fare un film “significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio e prolungare i giochi dell’infanzia”.