Home GoalSet&Match Alcaraz punge come un’ape e conquista la Coachella Valley

Alcaraz punge come un’ape e conquista la Coachella Valley

Lo spagnolo vince il titolo ad Indian Wells e diventa il primo iberico a bissare il successo nella Coachella Valley. E ora si pone l'obiettivo di completare il Sunshine Double a Miami

0

“Vola come una farfalla, pungi come un ape” è una frase iconica, storico aforisma di Muhammad Ali, e oggi, con leggerezza e precisione, facendo sembrare tutto semplice Carlos Alcaraz ha affondato il colpo e punto dolorosamente prima Zverev, poi Sinner e ora Medvedev. E’ lui il primo spagnolo ad aver vinto per due volte consecutive il torneo di Indian Wells, concede la replica in un Masters 1000 che diventa stregato per i russi (Cesnokov perse in finale nel 1992)) e per l’Orso scacchista (finalista anche lo scorso anno) che questa volta ha sbagliato i suoi calcoli. Eppure sembrava Calitos il più preoccupato nella notte delle api, nel corso della folle interruzione a causa dello sciame che aveva invaso il campo centrale prima della sfida con il tedesco. Il murciano aveva richiamato più volte Lance Davis (l’apicoltore diventato eroe della serata di quarti di finale) chiedendogli di far spostare proprio tutti gli insetti rimasti sul campo, (anche se persino durante la finale alcuni esemplari ancora vagavano per lo Stadium 1). Ci si poteva aspettare un calo di concentrazione, nel resto dell’incontro e del torneo, invece Alcaraz ha proseguito sulla sua strada trionfale e nella notte di San Patrizio (in Italia) ha conqusitato il trofeo della Valley californiana. Focalizzato su Miami tenterà una nuova scalata per completare il Sunshine Double (impresa mancata lo scorso anno subendo la rivicinita da parte di Sinner), portando sempre in campo il suo tennis che rimane rivoluzionario, innovativo o – come canterebbe Lana Del Rey, headliner del prossimo Coachella Festival che si terrà a meno di 20 km dallo Stadium 1- Giovane e bellissimo.

Alcaraz, headliner del Coachella sportivo

Carlos Alcaraz ha conquistato il suo Coachella, è diventato headliner e star principale del torneo della Valley dopo l’uscita prematura di Djokovic e ha regolato i conti con il suo rivale Jannik Sinner che si stava prendendo la scena del tennis internazionale. Guai a dimenticarsi di Carlitos però, e infatti lo spagnolo lo ha dimostrato in semifinale e poi in finale, in realtà fin dall’esordio con Arnaldi. “Caldo, aria balsamica- un’aria che si poteva baciare- e palme” Jack Kerouac in On the road, il suo libro diventato fondamentale per lo sviluppo della Beat Generation californiana, ha dato una chiara immagine della scenografia nella quale si è svolto il torneo del Golden State. Nella valle dove è sempre estate a 200 km dalla città degli Angeli, hanno sfilato le stelle della Hollywood del tennis e Carlitos si è assicurato l’Oscar in quello che è considerato il Dolby Theatre della racchetta. In finale ha sofferto parzialmente in avvio di primo set, poi ha sempre controllato la partita con un’onnipotenza in campo che ha anche fatto perdere la testa -non una novità- a Daniil: “Siete stati un pubblico fantastico, fino a ieri”, molto più che un frecciatina quella che l’Orso Scacchista ha lanciato ai tifosi californiani che probabilmente non gli hanno perdonato l’aver eliminato il padrone di casa Tommy Paul e hanno applaudito l’iberico nell’ultimo atto. Il tempo per le classifiche è i festeggiamenti è subito rimandato, anzi praticamente si potrebbe dire cancellato: ad attendere Carlos c’è già un aereo che lo lo porterà ad attraversare gli States e andare alla conquista della Florida. A Miami vuole completare il Double, impresa riuscita a soli dieci giocatori tra maschile e femminile, sarebbe il primo Next Gen. Siamo entrati nella nuova era, lo aveva accennato a Wimbledon, lo aveva ribadito Sinner a Melbourne e lo ha confermato Carlitos ad Indian Wells. Ora sta a Jannik, Medvedev, ma anche a Zverev e Rune il compito di ostacolare i piani di dominio di Alcaraz, l’Hard Rock Stadium di Miami accende i riflettori e si veste da tennis dopo aver ospitato il Super Bowl e un Gran Premio di Formula 1.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version