L’oppositore russo Aleksej Navalny, posto in terapia intensiva per sospetto avvelenamento su un volo, non verrà trasferito in Germania – che aveva offerto ospitalità per le cure, e aveva mandato un aereo-ambulanza a Omsk – a causa del suo stato di salute «instabile». Lo ha detto oggi la sua portavoce, denunciando una decisione che «minaccia la sua vita».
«Il medico capo ha annunciato che Navalny non è trasportabile. Le sue condizioni sono instabili», ha scritto detto Kira Yarmysh su Twitter, stimando che sarebbe «fatalmente pericoloso lasciarlo nell’ospedale non attrezzato di Omsk» in Siberia.
L’ospedale universitario della Charité di Berlino, dopo l’apertura da parte del governo tedesco, sarebbe stato pronto a curare Navalny. Un aereo di una ong tedesca partito dalla Germania è atterrato questa mattina alle 9.30 a Omsk per portare via l’attivista, ma i dottori non hanno dato l’ok al trasporto. «Abbiamo compilato tutti i documenti necessari: una domanda di un membro della famiglia, il consenso della clinica tedesca, le carte per il trasporto. La decisione dell’ospedale è inspiegabile e mostruosa», ha scritto Yarmysh. Che poi accusa: «Il divieto di trasporto è necessario solo per perdere tempo e attendere che il veleno nel suo corpo non possa più essere rintracciato».