«Grazie a tutti quelli che, facendo il proprio lavoro, ogni giorno difendono la bandiera italiana, la frontiera europea, e salvano migliaia di vite». Con queste parole il ministro Alfano ha concluso ieri la visita sull’isola di Lampedusa dove ha ringraziato personalmente tutti gli operatori impegnati a fronteggiare l’emergenza immgirazione nel Mediterraneo.
Incontrando la stampa, il responasbile del Viminale ha ricordato che sono stati costituiti «appositi gruppi operativi nelle città della Sicilia con personale dello Sco e delle squadre mobili che lavora in stretto contatto delle altre Forze dell’ordine» e che dall’inizio di maggio 2013 sono stati tratti in arresto 539 scafisti, per lo più tunisini ed egiziani.
«L’Italia – ha aggiunto Alfano – non può continuare a pagare il conto di tutto quello che si verifica nell’altra parte del Mediterraneo, perchè poi, al netto di tutte le chiacchiere, la verità che ci consegna questi sbarchi è che l’instabilità della Libia si scarica sulla Sicilia e sull’Italia. Ecco perchè diciamo all’Europa che l’immigrazione non è un problema italiano ma europeo».
Nel corso della visita sull’isola il ministro, accompagnato dal sindaco Giuseppina Maria Nicolini, si è recato dapprima nella base dell’Aereonautica militare, poi al molo Favarolo per salutare gli operatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, dei Vigili del fuoco.