All’Arco della Pace, per l’evento conclusivo della Pride week milanese è andata in scena una “manifestazione bellissima, una piazza piena di giovani e giovanissimi che chiedono finalmente all’Italia che venga riconosciuta la libertà di tutti i cittadini”. Così il deputato e Alessandro Zan, che oggi ha parlato dal palco dell’evento arcobaleno.
“Noi siamo un paese dell’Unione europea che ancora non si è dotato di una legge contro i crimini di odio. Questo è molto grave – ha detto parlando del ddl che porta la sua firma – Stiamo parlando di violenza, di discriminazione, di bullismo”.
“Come ha fatto notare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ha aggiunto – se qualcuno viene discriminato per la propria condizione personale, cioè solo perché esiste, allora questo è un problema di violazione dei principi di uguaglianza. Ecco perché l’Italia deve decidere se stare con i paesi più avanzati che tutelano i propri cittadini o scivolare rovinosamente verso quei paesi come l’Ungheria e la Polonia che stanno smantellando le libertà individuali e democratiche. L’Italia – ha concluso Zan – deve decidere di stare dalla parte dei diritti e non dalla parte delle discriminazioni”.
“Il tempo è scaduto, io penso che se pure ci fosse il rischio della conta è un rischio che io correrei perché se no continuiamo a tirarla lunga”, afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a proposito della necessità di approvare il ddl contro l’omotransfobia così come senza modifiche. “Il messaggio che arriva da Milano è – ha aggiunto ti il sindaco – approviamo in fretta il ddl Zan. Milano ha fatto una serie di cose in questo decennio” e tante altre ha intenzione di farne, “sarebbe utile una delegata o un delegato contro le discriminazioni e bisogna riprendere la battaglia sulla genitorialita’” ha sottolineato.