di Gianluca Colasanti
IQ. 21/09/2014 – La Serie A entra nel vivo e lo fa alla grande negli anticipi di questa terza giornata. I due scontri che il calendario ci prospetta, infatti, racchiudono un significato davvero importante nonostante si tratti di uno dei turni iniziali del nostro massimo campionato. La sfida che ha visto opporsi Cesena ed Empoli, andata in scena alle ore 18 di ieri, è un esempio calzante di questa teoria. Le due squadre, infatti, sono entrambe neopromosse e tutte e due, obiettivamente, faranno davvero molta fatica a rimanere in questa Serie A.
Anche per questo motivo al Manuzzi le compagini si sono date battaglia, con il Cesena da subito a far valere il fattore campo, trovando due reti di vantaggio prima del riposo. Nella ripresa la gara è entrata nel vivo e i toscani sono tornati sul terreno di gioco determinati a riequilibrare la partita. Alla fine il risultato finale reciterà: “Cesena 2 – Empoli 2”, con la squadra si Sarri che conquista, con il coltello tra i denti, il primo punto del suo campionato.
Alla “Scala del Calcio”, invece, nella serata di ieri è andato in scena un Milan –Juventus che non si sentiva in questa maniera da almeno un paio d’anni. La squadra rossonera, infatti, ha iniziato il campionato in maniera davvero brillante, sbarazzandosi di squadre come Lazio e Parma nelle prime due giornate. Al contempo la nuova Juventus guidata dall’ex di turno Allegri gioca ogni partita come se fosse l’ultima, dimostrando di avere la voglia giusta per potersi ripetere in Italia e, perché no, migliorarsi in Europa. Con questi presupposti le due contendenti sono scese in campo al Meazza, sfidandosi a viso aperto nonostante le numerose assenze ambo le parti.
Alla fine dei giochi il campo continua a parlare bianconero, con la Juventus che si conferma squadra da battere dopo una prestazione davvero incoraggiante condita dalla vittoria firmata Carlos Tevez, che dopo essersi sbloccato in Champions si conferma decisivo anche in campionato, regalando la terza vittoria su tre partite alla Vecchia Signora.
Può comunque essere soddisfatto Inzaghi, che di certo non potrà reggere i ritmi della corazzata bianconera in questa stagione ma che, tuttavia, ha dimostrato di aver innestato nelle menti dei calciatori una mentalità diversa, più combattiva, sicuramente impostata con l’obiettivo di tornare al più presto nell’Europa che conta, la casa naturale di uno dei club più titolati al mondo.