Sono migliaia le donne e gli uomini rinchiusi in carceri malsane, che regolarmente vengono torturati, stuprati, privati di cure mediche, privati della visita dei congiunti e della possibilità di avere un avvocato difensore. Sono tantissime le persone di ogni ceto sociale prese e detenute senza motivo, o comunque illegalmente, per governare con il terrore in nome del danaro e del potere.
Per ricordarli si terrà a Roma l’8 dicembre prossimo la mostra “Arte per i Diritti Umani 2024’, patrocinata da Amnesty International, presso la Sala Dionigi, Via Marianna Dionigi 59 (Piazza Cavour).
Un vero e proprio reportage sui diritti umani, per ricordare coloro che, ingiustamente gettati in carcere, non possono più fare nulla per difendersi.
E se è giusto, come è giusto, che le grandi stragi e le sofferenze del passato siano ricordate, e qui vogliamo in particolare riferirci alla persecuzione degli ebrei nell’ultima guerra, allora sarà altrettanto giusto far uscire dall’ombra i nomi, i volti e le storie delle persone perseguitate oggi, a volte solo per avere espresso una opinione. Nemmeno i bambini e i giovani si salvano da questo Museo dell’Orrore.
La Chiesa Valdese di Piazza Cavour in Roma, da sempre attiva nel campo della difesa dei diritti
umani, non potendo più rimanere indifferente alle atrocità che Governi non illuminati stanno perpetrando in moltissimi paesi del mondo, ha deciso di perciò di reagire, in modo pacifico, organizzando una mostra dedicata ai diritti umani.
Una mostra che vuole dare un sia pur minuscolo contributo per far uscire dall’ombra della morte e dal gelo del carcere le persone ingiustamente detenute, altri esseri umani in questo momento avvolti dal terrore di essere dimenticati da quel mondo per il quale si sono sacrificati.
C’è un pensiero di Benenson, fondatore di Amnesty International, che ben si addice a questa mostra: “Meglio accendere una candela che rimanere al buio”.
Fonte: comunicatistampa.net