Un alunno bullizzato dai compagni di classe, ma in realtà è un genio con sindrome di Asperger, che finisce per aiutare un’amica, su una sedia a rotelle, costruendole con mattoncini Lego delle rampe colorate per superare le barriere architettoniche della sua città.
E’ ispirato alla storia di Rita Ebel, alias nonna Lego – che dall’oggi al domani ha dovuto fare i conti con le conseguenze di un incidente d’auto – il corto d’animazione tutto genovese premiato al Festival Internazionale del Cinema Nuovo. La rassegna, che vede Pupi Avati presidente onorario della giuria, è un concorso per cortometraggi interpretati da persone con disabilità.
A realizzarlo e doppiarlo, con la tecnica della stop motion, giovani diagnosticati nello spettro autistico seguiti dalla Fondazione Philos di Genova e dal Teatro8 di Torino, sotto la regia di Maria Gabriella Tudini, docente di sostegno al liceo artistico Klee Barabino e Marco Mario Piras, architetto e coautore di Tensegrity (nel video le interviste).
Luca Di Francescantonio (riprese e montaggio di Amedeo Notaro)
LINK: Autismo, bullismo e barriere architettoniche: premio al cortometraggio (rainews.it)