In America lo chiamano il ‘caso 1’.Ora Donald Triplett – per tutti Don – se ne è andato a 89 anni lasciando un contributo senza precedenti alla scienza medica e all’umanità. Il caso di questo bambino dai comportamenti bizzarri, e dalle difficoltà affettive, portò alla prima diagnosi di autismo al mondo.
Il paziente zero, nato a Forest, piccola cittadina del Mississippi dove rimase tutta la sua vita, fu analizzato al Johns Hopkins Hospital di Baltimora nel rapporto del 1943 dal titolo ‘Disturbi autistici nei contatti affettivi’, che rimane una pietra miliare nell’identificazione dei disturbi dello spettro autistico.
Ma il primo testo per la diagnosi della malattia è rimasta in realtà la dettagliatissima lettera di 22 pagine spedita all’ospedale dai genitori di Triplett, che descrissero puntualmente ed acutamente attitudini, comportamenti e stranezze del piccolo Donald.
Don lavorò per 65 anni nella banca di Forest e viene ricordato con grande affetto da tutti i colleghi, dai compaesani e dall’ amministratore della banca: “Don è stato un individuo unico, fieramente indipendente, sempre interessante, giocava a golf, viaggiava in posti esotici di frequente. Era unico”. Su Triplett sono stati scritti libri e prodotti documentari.