Diventa una data storica il 26 novembre del 2023, giorno in cui l’Italia conquista due mondiali tra tennis e MotoGp. A Valencia lo scontro finale si risolve ancora prima di concludersi, Pecco Bagnaia è campione del mondo in virtù della caduta del suo principale rivale Jorge Martin. Il ragazzo torinese dai capelli ricci colora di azzurro il motomondiale cavalcando il suo “cavallo di ferro” come lo chiamerebbe Jon Bon Jovi. Per il secondo anno consecutivo il titolo della classe regina vola in Italia, nella casa dello stesso campione che potrà di nuovo vestire sulla livrea rossa del team Lenovo il numero 1. Per ogni vittoria c’è sempre una sconfitta dalla parte opposta, e Jorge Martin ha dovuto per la prima volta in carriera assaporare il gusto di un titolo iridato perso all’ultima gara.
MotoGP 2023, il racconto della stagione
La stagione 2023 ha un suo prequel nell’ultima gara del 2022, a Valencia. Dove Bagnaia vinse il primo titolo della classe regina chiudendo al nono posto; a far risuonare l’inno spagnolo fu Alex Rins, protagonista dell’ultima gara della Suzuki in Moto Gp. Alle spalle di Binder sul terzo gradino del podio faceva la sua timida comparsa Jorge Martin con il team Ducati Prima Parmac, lo stesso con cui poi sceglierà di continuare anche nella stagione 2023. Il nuovo anno che presenta la novità della sprint race, impone l’obbligo ai piloti di trovare un diverso approccio al weekend, una diversa mentalità volta ad affrontare due gare. Chi ha subìto maggiormente l’impatto con il nuovo appuntamento del sabato è sicuramente Francesco Bagnaia. Ne ha vinte quattro, certo, un obiettivo non alla portata della maggior parte dei piloti sulla griglia, ma dopo Spielberg è stato Martin a diventare il dominatore incontrastato nei sabati sprint. Otto vittorie, il doppio dell’italiano, che hanno tenuto il mondiale aperto fino all’ultimo giorno, fino alla caduta di Valencia. Lo spagnolo ha capito che non si può mancare l’appuntamento con la gara della domenica e soprattutto che per passare per primo sotto la bandiera a scacchi due volte nello stesso weekend servono strategie diverse. Ed è proprio per questo che a decidere realmente il motomondiale 2023 sono state le tappe asiatiche in Indonesia e in Australia: la scelta sbagliata delle gomme a Mandalika ha conferito poca aderenza alla moto di Martin che è scivolata nella ghiaia, una settimana dopo nella tempesta di Philip Island, per la stessa sciagurata scelta tattica, raccolse solamente un quinto posto.
MotoGP 2023, Barcellona ha riaperto il mondiale
Guardando i risultati, da tifosi italiani, non abbiamo mai avuto l’incombenza di un rivale di altra nazionalità che potesse puntare a vincere il titolo fino al 3 settembre. Alla partenza del gran premio di Catalogna la spaventosa caduta dei primi giri ha terrorizzato tutto l’ambiente della Moto Gp: Bagnaia venne letteralmente investito a seguito di un rovinoso crash mentre si trovava nelle prime posizioni, si temeva il peggio fino all’arrivo dei medici. Per fortuna il campione del mondo non ha riportato gravi lesioni e già da Misano era in pista per difendere il titolo. Da quel giorno però Martinator iniziò la sua marcia di successi “alla Marquez”: partenza impeccabile, fuga e vittoria senza possibilità di appello per gli avversari. Vincerà 10 gare da quel momento comprendendo le sprint. È quindi chiaro che Pecco il suo secondo titolo – terzo in totale con la Moto2 del 2018- lo ha conquistato principalmente per l’avvio di stagione senza rivali, in cui il solo Bezzecchi sembrava avere l’occasione di tenergli testa, ma che poi ha finito per perdersi con il progredire del calendario.
MotoGP 2023, il mondiale degli altri
Martin contro Bagnaia con Bezzecchi sullo sfondo, podio completato e tripletta Ducati. La casa di Borgo Panigale è stata la protagonista indiscussa della stagione 2023 portando in lotta per il titolo due diversi team e la stessa moto. Jorge e Pecco si sono affrontati in una sorta di resa dei conti di un destino già scritto, un atteso duello che si prospettava fin dal 4 novembre 2018 quando in Malesia i due, ritrovatosi spesso compagni di stanza e anche compagni di squadra in Mahindra nel 2015, festeggiarono il loro primo titolo mondiale: Martinator in moto 3 e Pecco in Moto 2. A far compagnia ai due rivali per il titolo ci sono stati altri 29 piloti al via dei vari gran premi in questa stagione che a causa di infortuni vari non ha mai visto in partenza tutti i titolari nello stesso momento. Ci sono stati altri protagonisti, chi più chi meno atteso, e sopratutto tanti non protagonisti attanagliati da una serie di sfortunati eventi che li costringono a dimenticare la stagione appena conclusa: è il caso di Bastianini, Pol Espargaro e Alex Rins che è comunque riuscito a vincere una gara. Sicuramente una sorpresa dell’anno è stata Fabio Di Giannantonio che proprio sul finire del calendario ha ottenuto la prima vittoria e anche un contratto per il prossimo anno. Il quarto posto in classifica generale è il miglior risultato per Brad Binder, può essere soddisfatto anche Johann Zarco che finalmente torna a vincere un gran premio. Deludono i campioni del mondo, mai così lontani dalla vetta della classifica con le moto giapponesi: Quartararo ha raccolto solo quattro podi, come Marc Marquez, ed è impietosa l’annata di Joan Mir, mai oltre il quinto posto dell’India. Da Velencia è già 2024, con la grande novità di Marquez in Ducati e i vari cambi interni alla classe regina che accoglierà un nuovo fenomeno spagnolo con già due mondiali sulle spalle: Pedro Acosta.