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Bergamo: uccisa a 18 anni in casa, arrestato un vicino coetaneo.

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Una ragazza di soli 18 anni – ne avrebbe compiuti 19 il prossimo 9 novembre -, Sara Centelleghe, è stata uccisa a coltellate la scorsa notte nel suo appartamento al terzo piano di una palazzina di Costa Volpino, centro di ottomila anime sulla punta settentrionale del lago d’Iseo.

Per l’omicidio nel pomeriggio i carabinieri di Clusone e Bergamo hanno arrestato un cittadino indiano praticamente coetaneo e conoscente della vittima, Dip Gulsham, 19 anni, che vive nello stesso complesso residenziale di Sara, ma in una scala diversa: è accusato di omicidio volontario.

Da quanto ricostruito, la ragazza si trovava in casa con un’amica nell’appartamento al terzo piano della scala accessibile da via Nazionale al civico 124 dove viveva con la madre che in quel momento era fuori.

Poco dopo l’1 della notte scorsa l’amica è scesa per prendere da bere a un distributore automatico situato a poco più di cento metri dall’androne del palazzo. In questo frangente si è consumato l’omicidio: il giovane indiano ha raggiunto la casa di Sara, probabilmente passando dall’interno del complesso residenziale e, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, l’ha accoltellata al viso e al torace. Dopodiché si è dileguato, scendendo per le scale e rifugiandosi a casa sua. Poco dopo è tornata a casa l’amica della ragazza, che salendo le scale ha subito notato le tracce di sangue – gocce e impronte di piedi nudi – e, entrata nell’appartamento, l’ha trovata a terra esanime e in un lago di sangue.

A quel punto si è messa a gridare, attirando l’attenzione degli altri inquilini – nella palazzina vivono una quarantina di famiglie -, alcuni dei quali sono accorsi: la chiamata al 112 è arrivata al 118 e un vicino di casa in particolare ha praticato, seguendo le indicazioni al telefono del personale appunto del numero di emergenza, il massaggio cardiaco alla diciottenne, ma senza risultato. Anche gli stessi sanitari arrivati con l’automedica e l’ambulanza hanno tentato di rianimare la giovane, ma invano. Alla fine è stato constatato il decesso e sono iniziati i rilievi dei carabinieri della compagnia di Clusone e del nucleo investigativo di Bergamo, coordinati dal sostituto procuratore Giampiero Golluccio. L’appartamento è stato posto sotto sequestro.

Già nella notte erano stati sentiti la stessa amica che ha trovato Sara uccisa, diversi vicini di casa e alcuni conoscenti della ragazza. Anche la madre della vittima è rincasata e all’abitazione è arrivato anche il padre (i genitori sono separati) che vive in un’altra casa, sempre a Costa Volpino. Terminati i rilievi, la salma di Sara Centelleghe è stata portata all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia. Già in mattinata i carabinieri avevano prelavato da casa il vicino e amico indiano: attorno alle 13 gli inquirenti si sono presentati a casa sua per sequestrare abiti e lenzuola. I carabinieri hanno da subito fatto sapere che il delitto non era maturato in ambito familiare e che non si trattava di una rapina: motivo per cui le attenzioni si sono concentrate sulle conoscenze della vittima, fino a quando il cerchio si è stretto attorno a Dip Gulsham, che ha poi ammesso le proprie responsabilità davanti ai militari dell’Arma, venendo in serata anche sentito dal sostituto procuratore titolare del caso, assistito da un difensore d’ufficio, prima di essere accompagnato in carcere in via Gleno a Bergamo. Il movente non è ancora stato chiarito.

Fonte: ansa.it

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