Ancora in aumento il numero dei lavoratori in cassa integrazione che nel mese di marzo hanno superato le 39 mila unità, con un incremento di 3.052 unità rispetto allo scorso febbraio.
Questi alcuni dati sulla cassa integrazione nella nostra regione elaborati ed analizzati dalla Uil di Roma e del Lazio, relativamente al mese di marzo 2014.
Nello specifico l’incremento riguarda prevalentemente Frosinone che registra un +97% delle ore di cig in un mese e la Capitale con un +6%. In entrambi i casi ad aumentare sono soprattutto la cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Segno meno, invece, per Rieti e Latina, dove le ore di cassa integrazione totali sono diminuite rispettivamente del 85,9% e del 39,5%. A Viterbo si assiste ad un incremento del 208% della cig ordinaria e ad una diminuzione di quella straordinaria (-67%) e in deroga (-45%).
“Segno che nel viterbese, così come a Roma e soprattutto a Frosinone, siamo dinanzi all’apertura di nuove crisi – commenta il segretario generale della Uil Lazio, Pierpaolo Bombardieri – mentre il forte calo della cig straordinaria (-94,9%) e in deroga (-72,2%) nel reatino – dove tra l’altro il mese scorso avevamo evidenziato un incremento esponenziale delle ore di cig totali – indica purtroppo un precipitare della situazione, con aziende in estrema difficoltà”.
Sono commercio, industria ed edilizia i settori più colpiti dalla cassa integrazione durante lo scorso mese di marzo. Rispetto a febbraio, infatti, si registra un incremento delle ore di cig pari al 18% nel commercio, al 9% nell’industria e al 4,7% nell’edilizia. Diminuiscono del 50%, invece, nell’artigianato.
Rispetto al primo trimestre 2013, nei primi tre mesi del 2014 si registra un aumento del 14,6% delle ore totali di cassa integrazione, con un’impennata soprattutto nell’edilizia che nel confronto annuale registra un incremento di circa il 39%.
“Dati – conclude Bombardieri – che indicano, ancora una volta, come sia necessario affrontare scelte coraggiose e chiare subito, garantendo finanziamenti per la cassa in deroga, un mancato aumento delle tasse locali e prevedendo agevolazioni fiscali per incentivare le nuove aziende e l’avvio di nuovi contratti. Lo stesso accordo siglato ieri con il presidente del Tribunale di Roma in merito alla destinazione dei beni confiscati alla mafia va in questo senso, perché impegna il sindacato nella tutela dei diritti dei lavoratori delle aziende in questione. E vanno nella stessa direzione le battaglie intraprese con successo contro l’aumento dell’Irpef regionale o contro i super stipendi dei manager delle holding di Roma e del Lazio. Noi ci siamo. Ma dove sono i nostri amministratori locali? E soprattutto come pensano di uscire da questa continua emergenza?”.