Il mondo delle imprese torna ad incalzare il governo. Il palco questa volta sono gli Stati Generali dell’Economia, dove oggi è intervenuto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. “La cassa integrazione è stata anticipata in vasta misura dalle imprese e così sarà per ulteriori 4 settimane. Gravi ritardi anche per le procedure annunciate a sostegno liquidità. Le misure economiche italiane si sono rivelate più problematiche di quelle europee”.
Il presidente di Confindustria nel suo confronto con il governo ha quindi chiesto ufficialmente la restituzione di 3,4 miliardi di accise pagate dalle aziende. “Chiedo immediato rispetto per la sentenza della magistratura che impone restituzione di 3,4 miliardi di accise energia, impropriamente pagate dalle imprese e trattenute dallo Stato nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione”.
La richiesta di Confindustria si riferisce all’addizionale provinciale sull’energia elettrica, abrogata nel 2012, e rispetto alla quale una recente sentenza della Corte di Cassazione ha sancito che le aziende che l’hanno versata hanno diritto alla restituzione delle somme. In ballo c’è quindi quanto versato prima della decorrenza della prescrizione decennale, dieci anni, vale a dire gli importi pagati nel 2010 e nel 2011.