Il presidente uscente di destra, Jair Bolsonaro, rompe il silenzio in cui si è chiuso dalla sconfitta elettorale ma non concede la vittoria al suo avversario, l’ex sindacalista Luiz Inacio Lula da Silva, consacrato dal voto di domenica al terzo mandato alla testa del Brasile.
“Continuerò a seguire la Costituzione”, ha solo detto Bolsonaro. “Il nostro sogno continua, più vivo che mai”, ha aggiunto, parlando per la prima volta del risultato elettorale quasi 48 ore dopo la chiusura delle urne che hanno dato la vittoria a Luiz Inacio Lula da Silva.
“Siamo per l’ordine e il progresso.
Sono stato sempre etichettato come antidemocratico pur muovendomi dentro la Costituzione”, ha aggiunto il leader di destra, sottolineando che “continuerà ad obbedire alla Costituzione” ma senza precisare se riconosce la sconfitta e senza rendere note le sue prossime mosse.
Il governo brasiliano ha accettato di iniziare la transizione con il presidente eletto Luiz Inacio Lula da Silva.
Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, dopo aver parlato dal palazzo dell’Alvorada è andato al Tribunale supremo federale (Stf). Lo rende noto Cnn Brasil.
Cresce il caos in Brasile, dopo l’elezione a presidente di Luiz Inacio Lula da Silva: oltre ai blocchi stradali in corso in almeno 20 Stati, i ‘bolsonaristi’ si stanno organizzando per sit-in davanti alle caserme per chiedere l'”intervento federale”. La convocazione, fatta attraverso gruppi WhatsApp, mirerebbe a dare tempo al presidente uscente, Jair Bolsonaro, di pronunciarsi ufficialmente sul risultato elettorale. L’obiettivo finale dei dimostranti – secondo alcuni opinionisti – sarebbe quello di far invocare l’articolo 142 della Costituzione, che prevede l’intervento delle Forze armate per “ristabilire l’ordine tra i poteri”.