La forza valoriale del gruppo può essere un valido supporto nel contrasto agli episodi di bullismo e cyberbullismo che coinvolgono gli alunni e gli studenti, soprattutto quando ad esserne vittime sono le compagne o i compagni più fragili e le persone con disabilità. Un basso grado di autostima, l’assenza di un progetto di vita, il rischio di abbandono scolastico, la dispersione, la povertà educativa, lo sviluppo emozionale carente, la difficoltà nello stabilire relazioni interpersonali caratterizzate da empatia nonché la difficoltosa gestione dei conflitti sono tra le cause, a nostro avviso, dell’aumento degli episodi di bullismo e cyberbullismo in ambito scolastico e sociale.
Lo studio in corso, finalizzato ad individuare le più efficaci strategie di contrasto ai fenomeni di prevaricazione tra minori o giovani adulti, affronta anche gli episodi di bullismo, purtroppo non isolati, che si verificano tra docenti e alunni e tra docenti e docenti che prestano servizio, di norma, all’interno del medesimo istituto scolastico. Partire dalla conoscenza reciproca tra persone, riconoscere le caratteristiche personali di ciascuno e valorizzare l’unicità delle stesse significa porre attenzione all’altro nel pieno rispetto della sua dignità.
Lo spunto di approfondimento di questi temi, che minano l’equilibrio sociale e impattano violentemente sulla psiche delle vittime e delle loro famiglie, ha trovato spazio di discussione all’interno di un ciclo di seminari che l’Università degli Studi LINK ha organizzato nella splendida cornice dell’Ateneo in Via del Casale di San Pio V a Roma.
Link per l’educazione
Su invito del Prof. Vincenzo Marsicovetere, il 17 gennaio scorso le corsiste e i corsisti che frequentano il IX Ciclo del Tirocinio Formativo Attivo (TFA), per il conseguimento del titolo di specializzazione per le attività di sostegno, hanno partecipato numerosi al primo incontro rispondendo con interesse e partecipazione agli stimoli presentati dai relatori e dagli ospiti in sala.
Nella sua presentazione, all’avvio dei lavori, il Prof. Riccardo Mancini, Direttore del Corso TFA, ha sottolineato l’importanza formativa dei temi in programma e ha espresso il plauso personale per l’iniziativa ‘Link per l’educazione’, ideata dal Prof. Marsicovetere. Gli incontri tematici previsti dal calendario, in numero di cinque fino a marzo, sono legati da un preciso filo conduttore che li riconduce al tema della persona nei suoi aspetti unici e divergenti.
Bullismo e cyberbullismo
La lezione introduttiva del primo incontro, tenuta dal Prof. Marsicovetere, ha chiarito il concetto di bullismo e di cyberbullismo, dalle origini del fenomeno all’etimologia dei termini, dagli episodi presenti nella storia passata a quelli rintracciati nella letteratura fino alla triste e luttuosa cronaca dei nostri tempi. Spesso causa di tragici epiloghi, il bullismo e il cyberbullismo hanno colpito duro negli ultimi anni lasciando sgomenti genitori, educatori e studiosi, improvvisamente riconosciutisi impotenti di fronte al fenomeno. Privi di strumenti efficaci per riconoscere e arginare gli effetti devastanti, addirittura senza ritorno, che colpiscono le giovani e i giovani protagonisti di fatti riconducibili al bullismo, gli adulti di riferimento spesso sottovalutano i segnali, anche quando espliciti, che le vittime lanciano dolorosamente in attesa di ricevere aiuto.
Il disagio giovanile, variamente espresso dai bulli, si associa al vuoto dei loro pensieri e si accompagna con le fragilità umane coinvolgendo talvolta nei loro misfatti chi, per personali condizioni psico-fisiche, non ha la piena consapevolezza degli atti che compie né gli strumenti per sottrarsi alle lusinghe dei più forti e dei loro gregari. Le testimonianze, riportate dal Prof. Marsicovetere nel corso della sua relazione, attestano la sofferenza, il pudore e l’inadeguatezza nell’affrontare in solitudine il dramma che le giovani vittime di gravi e prolungati atti di bullismo e cyberbullismo denunciano attraverso i loro scritti, ancor prima dell’intervento degli organi di controllo e repressione previsti dalla legge.
L’uso compulsivo del cellulare e dei dispositivi elettronici e digitali e le loro numerose applicazioni, che i giovani e giovanissimi utilizzatori della rete hanno a disposizione per un numero esagerato di ore quotidiane, favoriscono la diffusione di immagini, messaggi e video dai contenuti offensivi e gravemente lesivi della dignità delle vittime.
Il ruolo educativo della scuola e il valore formativo delle testimonianze
Chiamati più volte in causa dall’assemblea dei corsisti, i dirigenti scolastici, i docenti e gli educatori presenti e operanti nelle scuole di ogni ordine e grado possono e devono fare di più per individuare i segnali premonitori degli atti di bullismo. Superficialità, ridotto ascolto delle testimonianze, scarsa considerazione o addirittura negazione dei fatti possono condurre i responsabili degli atti di prevaricazione, come spesso accade, ad agire indisturbati, semmai spalleggiati dai gregari o coperti dall’indifferenza dei testimoni. L’unione e la collaborazione attiva tra le componenti educative e le famiglie di tutti gli alunni, la coesione nel gruppo, l’attenzione da porre ai comportamenti interpersonali e l’assoluta dedizione al problema non devono dunque mai mancare.
Fonti di possibile accrescimento formativo, le testimonianze della professoressa Rosaria Brocato, autrice e insegnante specializzata di sostegno nelle scuole secondarie di I grado nonché storica referente per l’inclusione, hanno stimolato e attivato un dibattito di grande interesse per tutti. Le storie di cui è autrice attestano il valore positivo della sana amicizia da incrementare attraverso nuove opportunità di condivisione di un obiettivo comune. Attivare l’interdipendenza positiva nelle relazioni, responsabilizzare i comportamenti individuali e di gruppo, educare alla consapevolezza degli atti, porre al centro i bisogni delle persone e valorizzare le competenze individuali sono possibili strategie per prevenire i deplorevoli atti di bullismo che facilmente sfogano in cyberbullismo.
Le più ostiche difficoltà che i docenti di sostegno incontrano nel loro quotidiano lavoro possono essere affrontate attraverso la determinazione, l’autostima e la condivisione degli obiettivi di lavoro con gli organi collegiali della scuola. Consapevoli di non essere soli, gli insegnanti sono tenuti a gestire e risolvere qualsivoglia tentativo di delega educativa, l’emarginazione o l’utilizzo non funzionale del loro ruolo all’interno della scuola. Essere parte di un gruppo di lavoro e operare all’interno delle reti istituzionali e interistituzionali sono condizioni che favoriscono il pieno coinvolgimento di tutti i docenti nel processo educativo.
Il Presidente Giuseppe Trieste si racconta
Presente al Seminario ‘Link per l’educazione’ in qualità di ospite, Giuseppe Trieste ha raccontato di sé e della sua vita offrendo testimonianze non comuni di forza e resilienza, molto apprezzate dai futuri insegnanti di sostegno. Ha iniziato a praticare attività sportive sin dall’età infantile, ha partecipato alla XX, XXI e XXII edizione dei Giochi Paralimpici distinguendosi in ben 12 discipline e conquistando cinque medaglie d’oro.
Co-fondatore dello sport per disabili in Italia, Giuseppe Trieste ha affrontato sfide impossibili da immaginare, contribuito a superare i limiti fisici e personali delle persone con disabilità segnando la storia del cambiamento culturale e sociale del nostro Paese a partire dagli anni ‘70. Nominato Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana, Giuseppe Trieste è l’attuale Presidente di ANTHAI, associazione fondata nel 1983 con l’obiettivo di sostenere le persone con disabilità nel loro percorso di rinascita alla vita.
Il coinvolgimento di tutte le istituzioni nazionali e dei loro rappresentanti ha consentito a Giuseppe Trieste di fornire un contributo di rilievo a favore della diffusione della cultura dell’accessibilità, dell’abbattimento delle barriere architettoniche e della conoscenza del Design for All, la Progettazione Universale. Gli importanti accordi stabiliti con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in più di venti anni di attività, ha permesso e permette ancora oggi di fornire contributi innovativi nel campo della formazione degli insegnanti.
Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile
Presieduto da Luca Massaccesi, l’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile opera con grande impegno e professionalità allo scopo di contrastare a tutto campo gli atti di prevaricazione sui minori, la violenza, le discriminazioni di genere e i temibili atti di bullismo. Da sempre convinti che la pratica sportiva e la diffusione della cultura e del rispetto dell’unicità delle persone possono agire in senso positivo sullo sviluppo emozionale dei giovani e giovanissimi, il Presidente Massaccesi e i suoi collaboratori promuovono attività concrete e divulgazione.
Ringraziamenti
La responsabile della Rubrica ‘Percorsi Inclusivi’ di Informazione Quotidiana e l’intera redazione sono grati per la calorosa accoglienza ricevuta presso l’Università degli Studi Link nell’ambito della formazione dei docenti iscritti al IX Ciclo del TFA e ringraziano per l’opportunità ricevuta.