IQ. 14/05/2013 – Nelle carceri italiane sono presenti circa 23mila detenuti stranieri: sono quasi il 50% dei detenuti raccolti dalle strutture penitenziarie.
La cittadinanza più diffusa tra i detenuti stranieri è quella marocchina (19,0%), seguita da quella romena (15,9%) e da quella tunisina (12,4%). Le prime dieci nazionalità rappresentate tra i detenuti stranieri arrivano a coprire il 71,9% del totale dei detenuti non italiani. I dati arrivano dalla Fondazione Leone Moressa.
La regione con il maggior numero di detenuti stranieri è la Lombardia, con 4 mila detenuti, vale a dire il 18,7% del totale dei detenuti stranieri. Seguono Piemonte e Toscana, rispettivamente con l’11,1% e il 10,0%. La presenza nelle carceri sembra quindi seguire indicativamente il trend demografico della popolazione straniera sul territorio italiano.
I reati più diffusi tra i detenuti non italiani sono la produzione e lo spaccio di stupefacenti (29%), i reati contro il patrimonio (22,5%) e i reati contro la persone (18%). Rispetto al totale de detenuti, ovviamente gli stranieri incidono per il 95% tra coloro che hanno commesso reati contro la legge sull’immigrazione, per il 79% tra coloro che sono stati arrestati per prostituzione, per il 44% tra coloro che spacciano e producono stupefacenti e per il 39% tra coloro che hanno commesso reati contro la pubblica amministrazione.
Tra il 2008 e il 2011 i detenuti stranieri sono aumentati del 12,1% a fronte di un aumento del 16,8% della popolazione carceraria italiana. Tra il 2010 e il 2011 sono, invece diminuiti del 3,1%, mentre i detenuti italiani sono diminuiti dello 0,7%.
(Fonte TMNews)