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Cei: “Insegnamento della religione cattolica”.

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mercoledì, Novembre 27, 2024

Cari studenti e cari genitori,
che cosa sarebbe l’arte senza la Cappella Sistina di Michelangelo, la poesia senza la Divina commedia di Dante, la musica senza la Passione secondo Matteo di Bach, laletteratura senza i Promessi sposi di Manzoni, l’architettura senza il Duomo di Milano, lafilosofia senza Kierkegaard? Cosa sarebbe l’amore senza il Cantico dei cantici, la dignitàumana senza le parole di Gesù sui poveri nei Vangeli, la felicità senza il Discorso della
montagna del Vangelo di Matteo?
Anche quest’anno entro il 25 gennaio siete chiamati a compiere una scelta importante, decidendo se avvalervi o meno dell’insegnamento della religione cattolica a scuola.
Noi pensiamo che questo insegnamento offra anzitutto alcuni strumenti per risponderealle domande con cui abbiamo iniziato questo messaggio: consente, infatti, di conosceree contestualizzare in un’ottica più ampia la storia culturale del nostro Paese e del mondo intero, attraverso le idee che la religione cristiana ha prodotto.
Ma nell’insegnamento della religione cattolica si danno anche altre possibilità: gli studenti possono confrontarsi con le domande profonde della vita. Soprattutto nel tempodella formazione intellettuale a scuola sorgono quei quesiti che a volte ci affannano, mache di fatto ci rendono esseri umani unici e irripetibili: chi siamo? Quale storia ci ha preceduto? Cosa dobbiamo fare per il presente nostro e dei nostri cari? Perché il dolore e la
morte? Cosa possiamo sperare per il futuro in questa terra e dopo? Ognuno deve trovarela sua risposta. L’insegnamento della religione cattolica si pone proprio nell’orizzontedegli interrogativi esistenziali, che sorgono anche nei nostri ragazzi. In un tempo in cui lapandemia da COVID-19 ci sta ponendo di fronte problemi inediti per l’umanità, pensiamo che le generazioni future potranno affrontare meglio anche le sfide nel campo dell’economia, del diritto o della scienza se avranno interiorizzato i valori religiosi già a scuola.
Una solida preparazione nell’ambito religioso consente di apprezzare il mondo guardando oltre le apparenze, di non accontentarsi delle cose materiali puntando piuttostoa quelle spirituali, di confutare le false superstizioni escludendo ogni forma di violenza innome di Dio, di allenarsi al dialogo sempre rispettoso dell’altro, di formare una coscienza matura imparando a crescere tenendo conto degli altri e soprattutto dei più deboli.
Siamo sicuri che l’alleanza educativa stretta tra voi, genitori e studenti, e gli insegnanti di religione cattolica consenta di vivere il tempo della scuola come un’occasione di reale formazione delle nuove generazioni in modo sano e costruttivo, per il bene deinostri ragazzi e della nostra società.
Cogliamo l’occasione di questo messaggio per augurarvi un nuovo anno di pace eserenità.



La Presidenza
della Conferenza Episcopale Italiana

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