IQ. 28/12/2012 – “Il sindaco uscente Gianni Alemanno annuncia la sua candidatura alla guida della città, ma dimentica il sacrosanto diritto dei cittadini di esprimere il loro candidato attraverso le primarie.
Non se parla più, e nonostante le date annunciate, maggio o addirittura giugno, che per il voto comunale offrirebbero lo spazio necessario al confronto democratico, sia al Campidoglio che nei Municipi, il sindaco sembra dimenticare che fu lui stesso a chiederle, e si ostina a sbandierare ai quattro venti propositi di rinnovamento ampiamente contraddetti dall’oscuramento delle primarie”. Lo dichiara in un a nota Fabrizio Santori, candidato alle primarie del centrodestra a sindaco di Roma.
“Cosa temono il sindaco e gli alti vertici del centrodestra?” Con questo interrogativo Santori torna a chiedere “un cronoprogramma per le primarie, obbligatoriamente di coalizione, e, soprattutto, regole certe per garantire trasparenza e lealtà verso la cittadinanza per superare una dirigenza locale, quella del Lazio e di Roma, che da tempo non è più in grado di avere l’autorità e la serenità necessarie per superare quelle logiche correntizie mosse da interessi lontani dalla vita quotidiana e dai problemi dei romani e delle loro famiglie. Le primarie fanno bene a chi le fa, sono utili alla coalizione per stimolare un confronto che nel centrodestra è stato spesso carente. Sono utili alla città per aprire un dibattito sulle idee e sui temi, e, soprattutto, sulle priorità del Sindaco. Non in ultimo, sono necessarie allo stesso Alemanno per confrontarsi con i cittadini sugli obiettivi che non è stato in grado di raggiungere”, conclude Santori.