Il 10 novembre sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto Infrastrutture che in parte cambia il nuovo codice stradale. Il nuovo decreto disciplina diversi aspetti; alcuni legati direttamente alle norme di guida, altri ai trasporti in generale. E’ stabilito ad esempio che le pubblicità statali non potranno avere carattere sessista o violento così come non saranno consentiti tutti “ “messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche”. Le multe intascate dagli enti locali dovranno essere oggetto di una relazione annuale pubblica, che sarà visibile su siti istituzionali di riferimento, in cui le autorità dovranno specificare la destinazione dei soldi incassati . E’ previsto un bonus massimo di 1000 euro per risarcire chi prende la patente. Il bonus è riservato però a chi non supera i 35 anni, potrà coprire massimo il 50% delle spese presso le scuole guida ed è esclusivamente per chi desidera lavorare nel campo dell’ autotrasporto ( a tre mesi dall’ attestato occorrerà dimostrare di lavorare nel settore). Il foglio rosa durerà un anno invece che sei mesi mentre l’esame della patente potrà essere ripetuto tre volte senza dover ripresentare la pratica alla motorizzazione. Per quanto attiene invece i parcheggi è stabilito che ci saranno quelli “ rosa” ( “permessi rosa”) riservati alle donne incinta o ai genitori di bambini che non superano i 24 mesi. I diversamente abili dal 1 gennaio potranno invece usare gratis le strisce blu , a patto però che gli altri posti siano occupati o indisponibili. Viene definita inoltre con più precisione l’estensione del termine “ apparecchi radiotelefonici” che implichino anche “ solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante” , atteggiamento ovviamente sanzionato che letteralmente è ampliato a “ smarthphone, computer portatili, notebook e tablet”. Saranno consentiti inoltre a nuovi dispositivi,che possono essere installati dalle strutture ferroviarie a proprie spese, per il rilevamento automatico delle violazioni del divieto di attraversamento dei passaggi a livello. Chi viaggia in moto per non essere sanzionato dovrà inoltre stare attento che la persona che eventualmente accompagna abbia il casco poiché l’obbligo è esteso anche al trasportato maggiorenne, mentre prima la sanzione era riservata agli under18. Nuove regole infine anche per i monopattini. Non ci saranno l’obbligo del casco per i maggiorenni, né quello di freni e frecce o l’ assicurazioni obbligatoria per i mezzi a noleggio o le targhe. Sarà vietato sostare sul marciapiede, tranne aree specifiche che dovranno essere indicate dai comuni e sarà al tempo stesso proibito andare contromano. Il limite di velocità sarà di 6 km l’ora nelle aree pedonali e di 20 negli altri casi. Dubbi interpretativi invece su dove potranno circolare i monopattini. Aspas e autoscuole fanno notare che stando al testo infatti è possibile la libera circolazione di questi nuovi mezzi di trasporto sulle strade statali e provinciali in maniera sostanzialmente analoga alle biciclette.