IQ. 12/09/2013 – Recessione finita ed economia italiana ad un “punto di svolta”.
Il quadro di un’evoluzione positiva arriva dalle ultime previsioni del Centro studi di Confindustria, che migliora le stime del Pil indicando per il 2013 una contrazione dell’1,6% (contro il precedente -1,9%) e per il 2014 una crescita dello 0,7% (dal +0,5% di giugno).
E soprattutto collocando in questo terzo trimestre l’interruzione della caduta del Pil (con una variazione nulla, dal precedente -0,1%) ed il ritorno a variazioni positive nel quarto (+0,3%). Un’interruzione che chiude così otto trimestri negativi di fila. Una ripresa che anche nell’Ue è “vicina”, come afferma il presidente della Commissione Josè Manuel Barroso, mentre il leader della Cgil Susanna Camusso sostiene che “bisogna smetterla di spargere ottimismo”.
Ma anche Confindustria non nasconde i dati difficili dell’occupazione e soprattutto che la ripresa sarà “lenta”. Per questo incalza l’esecutivo. Ora, chiede il presidente Giorgio Squinzi, serve “un segnale immediato” per intercettarla e “non accontentarci di una crescita da prefisso telefonico”. In sostanza “servono almeno 4-5 miliardi subito” da destinare ad un taglio “drastico” del cuneo fiscale sul lavoro, da programmare nella legge di stabilità.