IQ 12/03/2013 di Stefania Paradiso
Da oggi arrivano i contrassegni elettronici con microchip, così sarà più difficile transitare con un pass per disabili falso o non valido. L’iniziativa, presentata in Campidoglio, cerca di porre fine allo scandalo sui permessi scaduti o taroccati. Il presidente dell’Agenzia per la mobilità Massimo Tabacchiera è convinto che questi pass contribuiranno “a porre fine a una questione vergognosa che riguarda i permessi falsi o intestati a persone decedute, che negli anni ha portato a un loro moltiplicarsi a danno non solo dei veri disabili ma anche delle casse del Comune: si stima in 2 milioni di euro l’anno il mancato introito per l’Atac derivante dai parcheggi occupati con contrassegni falsi”.
Il pass avrà un formato europeo, così da evitare sanzioni laddove si circoli su territorio non italiano, sarà di colore azzurro chiaro, con il simbolo internazionale dell’accessibilità bianco della sedia a rotelle su fondo blu. I Inizialmente verranno rilasciati solo a chi lo chiede per la prima volta o lo rinnova, mentre nel tempo verranno sostituiti tutti i contrassegni in corso di validità. “I possessori dei pass per disabili – spiega l’assessore Spena – avranno tre anni di tempo per adeguarli”. Il sindaco Alemanno ha voluto sottolineare come “con questi nuovi contrassegni si mette la parola fine ai tanti abusi e alle truffe che, oltre a una perdita di gettito per la città, rappresentano un comportamento deprecabile verso persone che hanno un reale bisogno di aiuto e di sostegno”. Questa sembra essere finalmente una buona soluzione per porre fine ad un abuso vergognoso. Nemmeno la campagna di comunicazione con cartelli con su scritto “Se vuoi il mio posto, prenditi anche il mio handicap!” è mai servita ad impedire ad incivili e truffatori di occupare posti concessi a persone che ne avessero realmente diritto. Questo microchip si spera renderà, da una parte, più semplice il lavoro della municipale al fine di smascherare e multare gli imbroglioni e, dall’altra, agevolerà la mobilità dei titolari di contrassegno. I disabili veri, comunque, ringraziano sentitamente.