L’Europa (ma non solo) è oggi alle prese con le difficoltà di produzione e di somministrazione. Perfino la virtuosa Germania, in testa nel continente per numero di iniezioni (165mila), deve fronteggiare interruzioni locali, dovute alla carenza di fiale, e problemi di mantenimento della catena del freddo, per la scelta di ordinare grosse quantità di vaccino tutte insieme. La Francia, la più arretrata fra le grandi nazioni europee, con poche centinaia di iniezioni, paga la grossa quota di cittadini scettici (una delle più alte del mondo) e la poca convinzione del governo.