IQ. 17/07/2013 – Lo Stato gli è debitore di un milione di euro. Lui lo è per 37 mila euro ma ‘azienda fallisce. A nulla è servito lo sciopero della fame iniziato tre mesi fa da Emilio Missuto, un imprenditore edile di Gela di 39 anni. «Non ho pagato 37 mila euro di tasse, ma lo Stato mi deve un milione di euro per lavori realizzati, fatturati e mai liquidati».
Dopo oltre novanta giorni di digiuno l’imprenditore siciliano non ce la fa più e decide di interrompere la sua protesta, anche a seguito della mediazione del prefetto di Caltanissetta, Carmine Valente. La rabbia è «contro uno Stato che esige puntualità nel pagamento delle tasse, ma lascia trascorrere anni per pagare i fornitori, riducendoli sul lastrico». Emilio Missuto ha raccontato ai cronisti che il tribunale di Gela ha dichiarato il fallimento della sua azienda e lo ha costretto a licenziare 50 dipendenti. Uno Stato dovrebbe garantire il lavoro e non far chiudere un’azienda per un mancato pagamento di tasse. Soprattutto se lo stesso Stato deve molti più soldi a quell’imprenditore.