Più spazio ai privati nell’economia di Cuba con la nuova riforma in cantiere. Il governo dell’isola caraibica permetterà alle piccole imprese private di operare nella maggior parte dei campi, allargando la lista di attività in cui ai privati è possibile investire. La misura, che arriva mentre lo Stato socialista cerca di riprendersi dal crollo economico dovuto all’esplosione della pandemia, espanderà il campo da 127 attività a più di 2mila, ha detto il ministro del Lavoro Marta Elena Feito Cabrera, dopo il consiglio dei ministri. Secondo quanto riferito dall’esponente del governo, ci saranno 124 eccezioni.
Gli economisti cubani di orientamento riformista avevano a lungo chiesto che il ruolo delle piccole imprese venisse ampliato per far ripartire l’economia e creare posti di lavoro. Dopo anni di stagnazione, l’economia cubana nel 2020 ha conosciuto una contrazione dell’11% a causa della combinazione tra la pandemia che, ha devastato il turismo, e le dure sanzioni statunitensi. I cubani hanno dovuto fare i conti con scarsità di beni di base e file interminabili per ottenerli. La crisi ha forzato una serie di riforme promesse da tempo ma in stallo, dalla svalutazione del peso alla riorganizzazione del sistema monetario fino a una certa deregolamentazione delle imprese statali e degli investimenti stranieri.