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Dazi Usa, Trump a Ue: “Tariffe 200% su vino e champagne se non cancella 50% su whisky”.

Von der Leyen: "Aperti a negoziati". Canada presenta reclamo a Wto.

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Nuove minacce di dazi all’Ue da Donald Trump, che definisce l’Unione “una delle autorità fiscali e tariffarie più ostile e abusiva al mondo, creata al solo scopo di trarre vantaggio dagli Stati Uniti”. In un post su X, contestando “l’odiosa tariffa del 50% sul whisky” annunciata ieri da Bruxelles, il presidente Usa ha avvertito che “se non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti ne porranno a breve una del 200% su tutti i vini, gli champagne e i prodotti alcolici che arrivano dalla Francia e dagli altri Paesi dell’Ue. Questo sarà grandioso per le imprese americane che producono vino e champagne”.

Poi, in un altro post sul social Truth, Trump ha tuonato: “Gli Stati Uniti non hanno il libero scambio. Abbiamo lo ‘scambio stupido’. Tutto il mondo ci sta fregando!!!“.

Von der Leyen: “Aperti a negoziati”

“Non ci piacciono i dazi perché li consideriamo tasse. Abbiamo sempre detto e dimostrato che difenderemo i nostri interessi. Allo stesso tempo, siamo aperti ai negoziati: il commissario al Commercio (Maros Sefcovic) è in contatto con il suo omologo negli Stati Uniti (Howard Lutnik) e domani avranno una telefonata proprio su questo tema”, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, commentando le parole di Trump.

Dal 12 marzo gli Usa applicano un dazio del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio e l’Europa ha annunciato contromisure.

Francia: “Risponderemo”

Il ministro francese del Commercio estero, Laurent Saint-Martin, ha replicato alle nuove minacce di Trump di imporre dazi fino al 200% su champagne e vini europei, affermando che la Francia rimane “determinata a rispondere”. “Non cederemo alle minacce e proteggeremo sempre le nostre industrie”, ha dichiarato Saint-Martin in un post su X, denunciando il “gioco al rialzo” di Trump nella “guerra commerciale che lui stesso ha scelto di scatenare”.

Le importazioni nel 2024

Nel 2024, sottolinea il ‘Wall Street Journal’ citando i dati del Census Bureau, gli Stati Uniti hanno importato circa 5,4 miliardi di dollari di vino dall’Ue, di cui circa 1,7 miliardi di dollari di bollicine tra cui champagne. Gli Usa inoltre hanno importato oltre 1 miliardo di dollari di birra e più di 3,5 miliardi di dollari di superalcolici come vodka, gin e whisky.

Canada presenta reclamo a Wto

Intanto il Canada ha presentato un reclamo all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) per l’imposizione di dazi all’importazione su acciaio e alluminio da parte di Trump. Lo ha reso noto l’organizzazione. “Il Canada sostiene che le misure, che pongono fine all’esenzione del Canada dai dazi aggiuntivi su alcuni prodotti in acciaio e alluminio e aumentano i dazi sugli articoli in alluminio, e che sono entrate in vigore il 12 marzo, sono incompatibili con gli obblighi degli Stati Uniti”, ha dichiarato l’organismo commerciale globale.

Ci hanno fregato per anni e non ci fregheranno più. Non mi piegherò affatto, né sull’alluminio, né sull’acciaio, né sulle automobili, non ci piegheremo… Siamo stati sottoposti a costi che non dovremmo sostenere”, ha dichiarato Trump, parlando ai giornalisti dallo Studio Ovale prima del suo incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte.

“Amo il Canada, ho molti amici lì. Ma gli Stati Uniti non possono sussidiare un Paese per 200 miliardi di dollari ogni anno. Non ci servono le loro macchine, la loro energia, il loro legname. Non ci serve niente di quello che ci danno. Lo facciamo perché vogliamo renderci utili, ma arriva un punto che non è più possibile – ha aggiunto – A essere onesti, il Canada funziona solo come Stato degli Usa, e se lo diventasse saremmo virtualmente uno dei Paesi più incredibili del mondo”. “Qualcuno, tanto tempo fa, ha tracciato una linea artificiale tra il Canada e gli Stati Uniti, ma non ha alcun senso”, ha detto il presidente americano.

Fonte: adnkronos.com

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