Ringraziamo la Testata e la Redazione di Informazione Quotidiana che si è dichiarata disponibile a condividere questa campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di richieste al Parlamento ed al Governo, dando conto delle adesioni al nostro appello e del dibattito sulle modifiche auspicate. Tra i primi firmatari interni dell’appello al Governo si annoverano l’Associazione Dipendenti Ministero dell’Interno and partners- ADMI Odv: Presidente Francesco Saverio Coraggio; Fondazione ISC Roma Litorale: Direttore Generale Stefano Galloni; Associazione culturale ” La Famiglia Molisana” in Roma: Presidente Angela Bernardo- Vice Presidente Cristiano Ottaviani; MoVI Lazio: Presidente Anna Ventrella. Come prima adesione esterna si annovera quella dell’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica- Aisf Odv: Presidente Piercarlo Sarzi Puttini- Vice Presidente Giusy Fabio.
Roma, 16 dicembre 2021 – “Appello al Governo e al Parlamento per rinviare i nuovi obblighi IVA e guardare a una nuova disciplina di tutela per le Associazioni del volontariato e le Associazioni sportive dilettantistiche. È questo quanto chiede Confassociazioni Terzo Settore congiuntamente alle altre Associazioni ed Enti partners della Confederazione”. Lo hanno dichiarato in una nota Angelo DEIANA, Presidente CONFASSOCIAZIONI e Massimo DE MEO, Presidente Confassociazioni Terzo Settore.
“L’entrata in vigore della nuova disciplina IVA per l’associazionismo prevista dal 1° gennaio del 2022 – ha proseguito DE MEO – può essere rinviata sulla base di un emendamento al Decreto-legge fiscale, collegato al Bilancio, in discussione in questi giorni alla Camera. La nuova disciplina, così come prevista, infatti, porterebbe tutte le associazioni di volontariato e le associazioni sportive dilettantistiche a farsi carico di diversi adempimenti come appunto l’apertura della partita IVA o la fatturazione e registrazione delle operazioni, senza alcuna distinzione né della tipologia delle entrate né delle attività, se commerciali o non commerciali”.I
“Eppure, differire l’entrata in vigore delle novità in tema di IVA almeno dal 1° gennaio del 2023 – ha proseguito il Presidente di Confassociazioni Terzo Settore, Massimo DE MEO – consentirebbe anche di ultimare, nel migliore dei modi, le procedure di ingresso nel Registro del Terzo Settore (RUNTS) da parte degli Enti. Non possiamo neanche immaginare che il mondo No Profit rischi di vedere ridotta la sua capacità di intervento verso i soggetti più fragili ed abbandonati. Noi siamo pronti a partecipare in prima persona ai tavoli di lavoro per dare il nostro contributo alle modifiche delle esenzioni ed esclusioni IVA per ciascuna tipologia di ente associativo (anche in vista della piena operatività di tutte le novità normative del Codice del terzo settore)”.
“Le associazioni del no profit – ha concluso il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo Deiana – sono chiamate a mettersi in gioco ulteriormente ma anche questa volta, come con il Registro del Terzo Settore, ad essere essenziali sono i requisiti reputazionali e professionali. Che, tra le altre cose, sono il sale della capacità di fare rete. Includere e non escludere, in ogni forma e ad ogni livello, è uno degli obiettivi di CONFASSOCIAZIONI, e ovviamente nello specifico della branch dedicata al Terzo settore: il nostro essere la rete delle reti, il nostro dare rilievo al fattore D – dove si intende non solo l’universo femminile ma anche quello della disabilità – la nostra attenzione verso le professionalità, adeguatamente formate e dalla salda reputazione, rappresentano le fondamenta per un futuro stabile e sinergico del mondo delle associazioni”.