Feriti alle cosce entambi sono stati portati in ospedale. Un gruppo di ultras della Lazio ha tentato di raggiungere i supporter romanisti, ma ha trovato uno sbarramento dele forze dell’ordine, contro il quale c’è stato un lancio di oggetti, tra cui una molotov che si è incendiata una volta caduta in terra. E tutto ciò dopo che ieri Giorgio Sandri, papà di Gabriele Sandri, il tifoso ucciso 5 anni fa da un colpo di pistola sparato dal poliziotto Luigi Spaccarotella, scriveva questo post: “Sono laziale da sempre, ho fatto 44 anni di stadio, e Francesco Totti era il mio nemico sportivo, calcisticamente e campanalisticamente non lo sopportavo. Poi l’ho conosciuto il giorno del funerale di Gabriele e ho scoperto una bellissima persona. Di quel giorno tremendo ho pochi ricordi nitidi, uno è la faccia di Totti. Non lo sapevamo nemmeno che sarebbe passato. Venne alla celebrazione evitand…o le telecamere e mettendosi in disparte senza dire parole. Nella stessa maniera in chiesa venne da noi per farci le condoglianze. Tante persone sono venute a stringerci la mano, a darci un abbraccio, tanti volti non me li ricordo, ma quello di Francesco si, e questo già dice tanto: era semplicemente dispiaciuto, toccato dal dramma che stavamo vivendo. Fu discreto, pudico, composto, sincero, queste cose un padre a cui hanno ucciso un figlio le capisce. Abbiamo avvertito la sua partecipazione al nostro dolore, stando sempre defilato, senza dire una parola tranne quel venire a cercarci per far vedere, ma solo a noi, che c’era pure lui il giorno del funerale di Gabbo.” Mazzi di fiori, sciarpe e ricordi. Parole e inviti alla sportività per ora sembrano non aver trovato ascolto. La partita non è ancora iniziata e già botte, risse e scontri. “Mai più 11 novembre” speriamo sia non solo un ricordo per Sandri ma anche un giorno senza violenza fuori e dentro lo stadio.
Tag Sport, derby, scontri, informazione quotidiana