di Gianluca Colasanti
IQ.14/07/2014 – Delirio tedesco al Maracanà. La Germania, infatti, batte l’Argentina nella finalissima di questo Mondiale 2014, laureandosi Campione del Mondo per la quarta volta nella sua storia. Arriva, dunque, la prima vittoria dell’era Low per i tedeschi, un’era caratterizzata da grandi prestazioni e tante sconfitte arrivate sul più bello.
A dire la verità, anche nella serata di ieri la Germania ha rischiato di depauperare quanto di buono dimostrato in questa rassegna iridata, concedendo tante occasioni ad una Seleccìon troppo generosa davanti a Neuer. Alla fine, come di regola in questi mondiali, servono i tempi supplementari per decretare la squadra vincitrice, portata nell’Olimpo del calcio da Mario Goetze, ventiduenne della provvidenza che supera Romero a otto minuti dallo spettro dei calci di rigore.
Quarto titolo mondiale, quindi, per i tedeschi che acciuffano l’Italia e puntano il Brasile, primo in questa speciale classifica a quota cinque stelline iridate. Al secondo posto un’Argentina a cui nei momenti decisivi è mancato il miglior Leo Messi, votato in maniera alquanto strana miglior giocatore del Mondiale, autore di quattro reti nella fase a gironi e completamente evanescente dagli ottavi in poi.
Terzo, meritato, posto per l’Olanda, che dopo aver abbandonato il sogno mondiale proprio contro l’Albiceleste, ha battuto nella “finalina” i padroni di casa del Brasile per 3 reti a 0, confermando il momento no della squadra di Scolari, capace di incassare ben 10 reti nelle ultime due partite, uno score che fa chiudere ai verdeoro come peggior difesa del torneo.
Dicendo addio a questo Mondiale comunque, non possiamo non menzionare coloro che, nonostante l’eliminazione precoce, hanno lasciato il segno durante questo cammino brasiliano. In primis la rivelazione James Rodriguez, vincitore della Scarpa d’Oro con sei reti in cinque partite. Un fiore letteralmente sbocciato in maniera definitiva durante questa Coppa del Mondo, riuscendo a trascinare la Colombia fino ai quarti di finale.
Insieme a Rodriguez e alla Colombia un plauso va fatto anche al Belgio, che lascia un Mondiale giocato da protagonista piazzandosi tra le prime otto e punta subito al prossimo Europeo con la consapevolezza di avere le caratteristiche tecniche per poter battere chiunque. Ottimo Mondiale anche per la Francia del “miglior giovane” Paul Pogba, una delle squadre più convincenti e divertenti di questo mondiale caduta solo sotto i colpi dell’inarrestabile corazzata tedesca.
Impossibile, poi, non menzionare il Costa Rica, capace di arrivare ad un passo dalla semifinale uscendo solo ai calci di rigore contro la quotatissima Olanda. Una squadra che ha dimostrato di poter stupire fin dalla fase iniziale del torneo, dove è riuscita a buttare fuori Italia ed Inghilterra, le peggiori facce di questa Coppa del Mondo insieme ai Campioni uscenti della Spagna.