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E io pago! Lo vita a sbafo della politica

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 IQ – 16/0272013 di Stefania Paradiso

“E io pago!”. Visti gli ultimi episodi legati alla politica la celebre frase di Totò  è sempre più attuale e, purtroppo, tristemente divertente. Yacht, cosmetici, brioche, regali e aiuti per comprare case, sono solo gli ultimi regali che emergono dalla dolce vita di Roberto Formigoni. Creme pagate almeno 200 euro al barattolo e fatte arrivare in breve tempo per fermare il tempo e migliorare la pelle del viso, scarpe di pelle di coccodrillo che fanno chic, vestiti di  Iceberg, Gerani, Richmond, sono alcune delle spese, in base a quanto riportato da alcuni quotidiani nazionali, fatte dal Governatore con i soldi pubblici.

Lusso e spreco alla faccia dei tagli e del ruolo ricoperto. Se tutto questo dovesse corrispondere a verità, la politica sembra diventare sempre più un’attività legata al furto dei soldi pubblici. Nelle stanze del potere sembra essere diventata la norma spendere quanto più denaro possibile per i propri vizi e sfizi. La cosa che più infiamma e disturba è che questo sperpero sia dovuto alla troppa ingordigia di questi politici. Persone che già per il ruolo ricoperto vengono retribuiti, i quali non spendono un euro per il cinema, il teatro, l’auto, i viaggi, la salute e che, senza vergogna, continuano a rubare e sprecare soldi mentre il paese ogni giorno lotta contro tagli e disservizi. La gente si suicida perché perde il lavoro, gli ospedali chiudono e a scuola i genitori portano la carta igienica. Però, in fondo, che importa? Cosa vogliamo che siano lavoratori e alunni, giovani e anziani, di fronte ad una nuova ruga che solo una crema costosa promette di attenuare? Il futuro e la speranza di questo Paese non può e non deve passare per le mani di queste persone. Noi abbiamo diritto a persone migliori, a persone che abbiano scelto la politica come scelta civica e di impegno e non come una strada comoda per arricchirsi e fare i nababbi.

 

 

 

 

 

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