Su come Israele sta affrontando il moltiplicarsi di casi della variante Omicron, arriva un’analisi del Jerusalem Post, che avanza una ipotesi. Nella ricerca si legge che alcuni esperti di salute ritengono che la soluzione questa volta sia l’infezione diffusa nella popolazione.
“La quinta ondata potrebbe finire quando un gran numero di persone sarà infettato”, ha affermato il prof. Cyrille Cohen, capo del laboratorio di immunologia presso l’Università di Bar-Ilan. “Solo attraverso l’esposizione naturale, se i soggetti sono protetti con i vaccini, il virus può diventare endemico.”
Secondo un nuovo studio emerge che persone vaccinate che contraggono il virus sviluppano un’immunità “super” o “ibrida”, il che significa che producono livelli molto elevati di anticorpi in grado di neutralizzare diversi ceppi di COVID-19 e di altri virus.
È anche improbabile che sviluppino una malattia grave come dimostrano i dati del ministero della Salute che martedì ha riferito che ci sono due persone in condizioni gravi con variante Omicron in Israele e nessuno dei due è vaccinato.
Inoltre, uno studio pubblicato questa settimana su MedRxiv rivela che anche le persone infettate da Omicron sarebbero protette da Delta.
“Il gran numero di persone infette da Omicron in Israele e nel mondo potrebbe aumentare significativamente il livello di immunità dell’intera popolazione e aiutare a sradicare il Delta e alcune delle altre varianti”, ha twittato il prof. Eran Segal, biologo del Weizmann Institute of Science di Rehovot, in risposta allo studio.
Hagai Levine, presidente dell’Associazione israeliana dei medici della sanità pubblica, ha affermato che se lo studio si rivelerà corretto, “forse Omicron segnerà una transizione epidemiologica allo stadio endemico del virus”.
L’ipotesi del quotidiano israeliano ci spiega anche in che modo l’infezione di massa fermerebbe il COVID.
Quando l’influenza arriva in una comunità dove le persone non sono immuni, una persona si ammala e infetta tre che a loro volta ne infettano altre tre, è così che il virus si diffonde.
La volta successiva, quando quella stessa persona prende l’influenza, il suo corpo la combatte più velocemente e questa volta infetta solo una persona. Nel “turno” successivo, l’individuo non condivide la malattia e per la maggior parte smette di diffondersi.
“Il virus non ha abbastanza ospiti per proliferare all’interno della popolazione”, ha spiegato Cohen. “È quasi l’immunità di gregge”.
Levine ha affermato che Israele dovrebbe smettere di pensare a ondate e iniziare a pensare invece a rafforzare l’immunità e la resilienza della comunità contro il virus, investendo in misure di salute pubblica e incoraggiando la vaccinazione.
Fonte: ( www.shalom.it)