Elezioni comunali 2018 nel segno del centrodestra a traino leghista. Arrivano i risultati definitivi della tornata di amministrative che ha coinvolto 761 comuni italiani e quasi sette milioni di cittadini, circa un sesto dell’elettorato. E mostrano un quadro in cui il Centrodestra la fa da padrone, conquistando al primo turno Treviso, Vicenza e Catania, strappate al centrosinistra. Centrosinistra che però tiene a Brescia, riconfermando al primo turno il sindaco Emilio Del Bono, e va al ballottaggio in diversi centri, in bilico in alcune storiche roccaforti come Imola e Siena. Soffre invece il Movimento 5 Stelle, anche se il leader politico Luigi Di Maio esprime soddisfazione su Facebook: “Davide continua a vincere contro Golia”, scrive su Facebook. In calo l’affluenza: la percentuale definitiva rilevata dal Viminale (Sicilia esclusa) è del 61,19%, sei punti in meno rispetto alla precedente tornata elettorale del 2013, quando superò il 67%.
E il giorno dopo le votazioni si registra un avvio positivo per Piazza Affari. Il primo indice Ftse Mib segna un forte rialzo del 2,01% a 21.786 punti. Lo spread tra Btp e Bund è invece in ribasso in avvio di giornata a 239,4 punti base rispetto ai 268 della chiusura di venerdì. Il rendimento del titolo decennale italiano scende al 2,874%.
CHI VINCE AL PRIMO TURNO – A spoglio avanzato arrivano risultati definitivi in molti centri. Complessivamente il centrosinistra aveva 16 sindaci nei 20 comuni capoluogo di provincia e per ora ne riconferma solo due al primo turno: Trapani e Brescia. Nel capoluogo lombardo Emilio Del Bono, con il 53,86% conquista definitivamente il secondo mandato, riunendo intorno al Pd altre cinque liste. A Trapani è quasi plebiscito per Giacomo Tranchida, sostenuto da liste civiche, che supera il 70%. Il centrodestra ne aveva 3 su 20 e oggi può già festeggiare a Catania, strappata al centrosinistra, dove l’uscente Enzo Bianco, fa gli “auguri di buon lavoro” allo sfidante, l’europarlamentare di Fi Salvo Pogliese. Così come a Vicenza e Treviso, riconquistate dal centrosnistra. Un vero exploit, quello del leghista Mario Conte, che diventa sindaco di Treviso con oltre il 54% delle preferenze. Decisiva, nel caso di Vicenza, la desistenza di M5s che non ha presentato liste: così, dopo 10 anni di amministrazione di centrosinistra targata Achille Variati, il comune passa al centrodestra, con Francesco Rucco, che al primo turno ha superato il 50% dei voti. Staccato di 5 punti percentuali e di circa 2mila preferenze Otello Dalla Rosa, espressione del centrosinistra. Anche Barletta viene eletto al primo turno il candidato del centrodestra Cosimo Damiano Cannito.
BALLOTTAGGI – Non sfonda il Movimento 5 Stelle. Aveva il sindaco di Ragusa e si deve accontentare di correre ai ballottaggi in tre città: Avellino(dove il candidato Vincenzo Ciampi è quasi doppiato dall’esponente del centrosinsitra Nello Pizza), Terni (dove dal ballottaggio viene escluso il Pd che aveva governato negli ultimi anni) e la stessa Ragusa. Brucia il caso di Ivrea, dove il Movimento resta escluso dal ballottaggio proprio nella città della famiglia Casaleggio. Il centrosinistra rischia a Sondrio, Massa, Pisa, Siena, Ancona, città che governava e che finiscono al ballottaggio con il centrodestra. Sarà ballottaggio centrodestra-centrosinistra anche a Teramo e Brindisi, tra centrosinistra e M5s si profila ad Avellino. A Viterbo e Messina il duello finale sarà tra centrodestra e civiche. A Imperia, a scrutinio terminato, Claudio Scajola (il candidato più votato) se la vedrà con il centrodestra. A Siracusa è in vantaggio il centrodestra.
Nei comuni non capoluogo a Imola sarà ballottaggio tra centrosinistra e M5s. Nella ‘roccaforte’ rossa, è la prima volta, da quando è stato introdotto questo sistema elettorale, che il centrosinistra andrà al ballottaggio. Ad Anagni, Casapound conquista il ballottaggio e se la vedrà con il centrodestra. Vittorio Sgarbi si afferma a Sutri diventando sindaco per la seconda volta (dopo Salemi): “Sono felice e soddisfatto”, fa sapere il critico d’arte.
MUNICIPI ROMA, TONFO 5 STELLE – Per quanto riguarda i municipi III e VIII di Roma, è un netto ko per il Movimento 5 Stelle. Il centrosinistra è vincente al primo turno nel VIII Municipio e davanti abbastanza nettamente nel III. In testa nelle preferenze dei cittadini i due candidati civici, che alle ultime primarie di coalizione di centrosinistra avevano sconfitto il Pd: Amedeo Ciaccheri, leader del centro sociale ‘La Strada’ vince la sfida alla Garbatella seguito dal candidato di centrodestra Simone Foglio e il pentastellato Enrico Lupardini. Nel III, a Montesacro, in testa ma andrà al ballottaggio c’è Giovanni Caudo, ex assessore della giunta Marino che sfiderà Francesco Maria Bova, di area Lega in corsa per il centrodestra. I candidati grillini sono dunque fuori da entrambe le partite.