Per l’esercizio finanziario 2013 le entrate complessive accertate delle amministrazioni comunali sono stimate in 83.935 milioni di euro, in crescita rispetto all’esercizio precedente (+8,5%). Le entrate correnti crescono del 4,4%, quelle in conto capitale dello 0,2% e le entrate per l’accensione di prestiti del 70,3%.
Le entrate complessive riscosse sono pari a 77.799 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto al 2012. Le entrate correnti aumentano dello 0,8% e quelle per l’accensione di prestiti del 48,4%, mentre le entrate in conto capitale si riducono dell’8,5%.
L’incidenza delle entrate tributarie sul totale delle entrate correnti è pari al 58,1%, ai livelli del 2011 ma in diminuzione rispetto all’esercizio precedente (61,3%). L’incidenza delle entrate extra-tributarie è al 20,8%, in riduzione di un punto percentuale rispetto all’esercizio precedente, mentre quella di contributi e trasferimenti si attesta al 21,1% rispetto al 16,9% del 2012.
Sono in forte crescita i trasferimenti correnti (+30,7%), con un’inversione di tendenza rispetto agli esercizi precedenti.
Nel 2013 il valore medio pro capite delle entrate correnti accertate è pari a 1.038 euro per abitante, 26 euro in più rispetto all’anno precedente.
Il valore stimato delle spese complessive impegnate dai comuni per l’anno 2013, pari a 82.320 milioni di euro, è in crescita del 9,4% rispetto al 2012. Le spese per rimborso di prestiti, quelle correnti e le spese in conto capitale risultano in aumento, rispettivamente, del 46,2%, 5,8% e 1,8%.
I pagamenti effettuati, pari a 77.498 milioni di euro, aumentano del 5,1%, sintesi della crescita delle spese correnti (+8,3%), di quelle per il rimborso di prestiti (+5,3%) e della riduzione delle spese in conto capitale (-6,3%).
La quota più elevata delle spese correnti (52,4%) è destinata all’acquisto di beni e servizi (di poco inferiore al 2012), il 26,2% al personale (28,4% nell’esercizio precedente), mentre le altre spese assorbono il 21,4% (18,7% nel 2012).