Il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici commenta l’intervista al segretario generale della Cgil Susanna Camusso pubblicata Sul Corriere, oggi lunedì 24 agosto 2015.
« Non confondiamo l’esenzione dalla Tasi della prima casa con il tanto auspicato alleggerimento del carico fiscale sugli immobili.
La prima non ha niente a che fare con quell’ alleggerimento dell’imposizione fiscale del quale il settore immobiliare ha un ineludibile bisogno per potersi riprendere sul piano economico-produttivo.
Si tratta infatti di una misura fiscale di natura personale e non reale ( non e’ destinata cioe’ all’ immobile ed al settore immobiliare nel suo complesso ) volta a non far pagare ad una categoria di cittadini i servizi comunali di cui godono.
L’esenzione dalla tasi equivale insomma ad un qualunque altro bonus.
Anzi, il rischio e’ proprio che la sua introduzione comporti un ulteriore aggravio fiscale a carico degli immobili che fanno mercato ( cioe’ le “seconde case” e gli immobili commerciali ) con un ulteriore gravissimo effetto depressivo. Ricordiamo inoltre che nelle “seconde case” sono compresi gli alloggi dati in locazione i quali vengono equiparati, ai fini della tassazione, alle ville e agli appartamenti al mare e ai monti utilizzati per le vacanze. Realtà che i più – dal legislatore ai mezzi di comunicazione – sembrano ignorare.
Cerchiamo una volta per tutte di uscire da questo equivoco in cui molti si dibattono, a cominciare dai nostri governanti. »