Una partenza al fulmicotone e, dopo aver subito il pareggio, una paziente gestione della partita, fino al gol vittoria. Così la Juve si sbarazza del Lione e agguanta la semifinale di Europa League, al termine di una sfida ben più combattuta di quanto si potesse pensare. I francesi sono orgogliosi, per nulla intenzionati a cedere il passo senza lottare e non si fanno intimorire dall’arrembante avvio di gara dei bianconeri.
Basti dire che dopo 28 secondi arriva già la prima occasione, con il tocco di Vucinic per Isla e il traversone basso respinto da Koné. Nel passano altri 150 e Tevez sfiora l’incrocio con una saetta dal limite. E sul cronometro corre ancora il quarto minuto quando Pirlo piazza in rete il suo sesto capolavoro stagionale su punizione, il secondo in Europa League dopo la sventola con cui aveva steso la Fiorentina negli ottavi.
La qualificazione sembra ormai cosa fatta, visto che oltretutto la Juve continua a martellare con la stessa foga anche dopo il vantaggio. E invece, su un cross apparentemente innocuo, Briand riesce a toccare di testa e a indirizzare il pallone nell’angolino alla sinistra di Buffon. Non è una conclusione irresistibile, ma molto angolata e vale il pareggio che tiene vivo l’incontro.
Il Lione ora ha più fiducia, mentre il ritmo dei bianconeri cala e sono i francesi ad andare vicini al raddoppio con la sventola di Gonalons respinta da Buffon.
Garde sente aria di impresa, ma capisce anche che subire altro gol equivarrebbe a una condanna e così consiglia inizia il secondo tempo con la chiara intenzione di lasciare l’iniziativa alla Juve e puntare sul contropiede. Vedendo gli avversari remissivi, i bianconeri non si fanno certo pregare per prendere campo e al 9′ il gol non arriva per una questione di centimetri: quelli che separano Tevez, piazzato in area piccola, dal cross basso e teso di Asamoah.
Al quarto d’ora finisce la partita di Vucinic, che non partiva titolare dalla gara a Bologna del 6 dicembre scorso, e inizia quella di Llorente, ma per quanto la Juve continui a spingere è il Lione a rendersi pericoloso con la punizione di Mvuemba, messa in angolo da Buffon. Il rischio della beffa viene scongiurato al 23′, quando Marchisio riceve palla ai 25 metri, alza la testa e spara un destro violento che trova la deviazione decisiva di Umtiti e riporta i bianconeri in vantaggio.
Garde cambia la coppia d’attacco, mandando in campo Njié e Gomis al posto di Briand e Lacazette, ma a questo punto i francesi dovrebbero segnare due reti per passare il turno e pur con tutta la buona volontà, il compito è davvero proibitivo. Il bottino per la Juve potrebbe anche farsi più consistente se Bonucci, con Lopes ormai fuori causa, non si trovasse sulla traiettoria del rasoterra di Caceres, o se Giovinco, imbeccato in area da Marchisio, non calciasse alto dopo un bel controllo, tutt’altro che agevole.
2-1 basta per centrare la qualificazione e proseguire il cammino.