La media globale della temperatura superficiale è in aumento nel pianeta dalla rivoluzione industriale a oggi. Se non correremo ai ripari, l’aumento sarà di 1.5 °C attorno al 2030 e 2 °C attorno al 2060.
La media globale della temperatura superficiale è in aumento nel pianeta dalla rivoluzione industriale a oggi. Secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC – l’organismo di Nazioni Unite e Organizzazione Meteorologica Mondiale che veglia sul clima – la crescita è stata di 1.1 °C. Se non correremo ai ripari, l’aumento sarà di 1.5 °C attorno al 2030 e 2 °C attorno al 2060. Gli scienziati ritengono che superare 1.5-2 °C innescherà processi a valanga che porteranno il clima a punti di non ritorno.
Se n’è parlato durante il talk “Da venti a trenta”, condotto da Gianluca Delle Fontane, Stefano Bernardini e Salvo Cagnazzo, dedicato al punto 13 dell’Agenda 2030 sulla lotta contro il cambiamento climatico, che si è svolto al Centro Commerciale Euroma2 di Roma. L’incontro fa parte della terza edizione di “Fai la Differenza, c’è… Il Festival della Sostenibilità”, organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Sunrise 1, in collaborazione con tante altre associazioni in network.
IN PERICOLO LA SOPRAVVIVENZA DELLA NOSTRA SPECIE – “Il pianeta in sé non corre pericoli – spiega il Prof. Luca Fiorani, docente di Foundations of Civil and Sustainable Economy all’Istituto Universitario Sophia – 50 milioni di anni fa era più caldo di oggi. Anche senza di noi, la meravigliosa zattera azzurra che (per ora!) ci traghetta negli spazi siderali continuerà a ruotare attorno alla sua stella per alcuni miliardi di anni. Il problema è la sopravvivenza della nostra specie, messa in pericolo da ondate di calore, siccità, diminuzione delle rese agricole, innalzamento del livello del mare, eventi meteorologici estremi, inondazioni e – soprattutto – dalle conseguenti tensioni sociali, migrazioni, guerre”.
PLASTICA E POLVERI SOTTILI – La concentrazione di CO2 è ormai di 420 parti per milione. Prima della rivoluzione industriale era di 270 parti per milione. Un aumento senza precedenti in così poco tempo. “Il riscaldamento globale non è l’unica malattia del pianeta – conclude il Prof. Fiorani – Le polveri sottili che inquinano l’aria delle nostre città sono responsabili in tutto il mondo di 9 milioni di morti premature l’anno (più del Covid). Per non parlare della plastica che buttiamo a mare: di questo passo, la massa di pesce sarà superata da quella di plastica nel 2050”.
IL FESTIVAL – Prosegue presso Euroma2 la terza edizione di Fai la Differenza, c’è… Il Festival della Sostenibilità, sino al 18 settembre 2022. Tra gli appuntamenti in programma, sino a domenica 11 settembre 2022, dalle ore 10.00 alle ore 21.00 circa, appuntamento con Contesteco, l’esposizione e concorso d’arte e design sostenibile “+ eco del web”. Una sfida di design artistico che attraverso il contest si propone di coinvolgere appassionati d’arte che possono raccontare, grazie all’obiettivo della propria macchina da presa, lo zoom della propria fotocamera o le proprie capacità creative, i temi del recupero e del riciclo dei rifiuti, quelli della conoscenza e utilizzo delle fonti d’energia alternative, pulite e rinnovabili.
Le attività presso la Biblioteca Laurentina / Centro Culturale Elsa Morante
LE ATTIVITA’ IN BIBLIOTECA – Da mercoledì 13 luglio a sabato 16 settembre 2022 dalle ore 15.30 circa alle ore 19.00 Bibliosostenibile, le parole e il sound del recupero. Rappresentazioni laboratoriali con musica alla scoperta degli strumenti riciclati delle diverse band che hanno sposato la filosofia della sostenibilità; laboratori e attività ludico/educational, racconti; laboratori, drammatizzazioni teatrali e storie dedicate ai giovanissimi, curati dall’Associazione Il Clownotto. La proposta si articola in 3 incontri che trattano in modo ludico/creativo “Comportamenti ecosostenibili nell’organizzazione umana” prendendo spunto da usi e costumi di particolari popolazioni del mondo, nello specifico degli Indiani d’America, degli eschimesi o Inuit e della cultura aborigena.
LA SIMPATIA DI CICO RICICLO – Mercoledì 13 luglio 2022 dalle ore 16.00 alle ore 19.00 circa
In uno spazio/pedana dedicato lo storico eco-conduttore Ciclo Riciclo coinvolgerà il pubblico in coinvolgenti e divertenti attività ludico/educational:
Missione riciclo, per controllare se e come viene effettuata la raccolta differenziata. Laddove scopre delle “disattenzioni” effettua una piccola lezione di educazione al riciclo coinvolgendo bambini e adulti;
Riciclo, che fortuna, con domande sulla raccolta differenziata, sul riciclo e sugli imballaggi per capire quanto le persone ne sanno;
Quelli dell’Agenda 2030, con testimonianze di semplici cittadini che affrontano le cose della quotidianità diversamente dagli altri, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Ciclo Riciclo inoltre darà al pubblico solo buone notizie e farà da trait d’union tra un’intervista e un’altra ai bambini e genitori.
LE ESIBIZIONI MUSICALI
Giovedì 14 luglio 2022 ore 16.30 – 17.15 e ore 18.15 – 19.00
Porca pizza ovvero Massimo Tortella, ex Miatralvia, porta avanti il progetto della band, quello di suonare con materiale di riciclo, ma lo fa il modo nuovo, suonando contemporaneamente più strumenti. Questo progetto itinerante, lo porta ad esibirsi nelle piazze italiane ed estere.
Venerdì 15 luglio 2022 ore 16.30 – 17.15 e ore 18.15 – 19.00
I No Funny Stuff presentano la loro doppia rappresentazione laboratoriale con musica realizzata con strumenti riciclati. Il sound della Jug Street Band italo/americana sorprende sempre con i suoi bizzarri strumenti fatti in casa con contenitori di fortuna, manici di scopa, seghe, assi per lavare i panni, pentole, lattine, innaffiatoi da giardino e quant’altro. Il loro genere è una esplosiva miscela di Country Blues, Ragtime, Early Swing anni ’20/’30, Vaudeville, Bluegrass e Skiffle.
Sabato 16 luglio 2022 ore 16.30 – 17.15 e ore 18.15 – 19.00
La doppia rappresentazione laboratoriale con musica dei Riciclato Circo Musicale conclude le iniziative di luglio del Festival e invita i più piccoli e le loro famiglie a settembre. La band propone una musica di ispirazione decisamente “old time”, tra grandi successi “pop” e tradizionali melodie internazionali, contaminata dall’energia tipica della World Music e del Reggae. A rendere unica la loro performance sono i loro strumenti, interamente “home made”, realizzati con oggetti presi in garage o in cucina, tra scope in legno e vecchi recipienti dismessi in plastica.
Salvo Cagnazzo