IQ. 21/12/2012 – “Uno spettacolo osceno. A Montecitorio ieri si e’ assistito al trionfo della prepotenza, con i partiti, quelli vecchi e quelli nuovi, a cantarsele di santa ragione per chi accusava l’altro di fare il furbetto. Argomento, la legge sulle firme per presentare le liste alle elezioni politiche.
Il governo ha varato il solito decreto pasticcio, una specialità del ministro Cancellieri, anche contro i suggerimenti che erano venuti dal Quirinale. Risultato, le mediazioni partitocratiche hanno prodotto un risultato vergognoso. In pratica solo noi, i verdi, Sel, Beppe Grillo, costretti a raccogliere firme con la slitta e sotto l’albero di Natale”. E’ quanto scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, sul sito del partito e su Il Giornale d’Italia.
“Poi la furbizia. Modifiche con emendamenti per evitare a Fini il fastidio di dover chiedere al popolo il permesso di presentare la sua faccia tosta di fronte agli elettori; e l’aiutino a La Russa, nel nome del rinnovamento della politica, per evitare la sottoscrizione delle liste elettorali. Ecco, e’ un metodo che non ci piace affatto, scandaloso. Chi sta in Parlamento si fa le leggi per evitare che arrivi chi in Parlamento non ci sta. E’ il Palazzo che si barrica.
E’ una legislatura che finisce davvero male, se il copione delinea questo scenario.
Ci auguriamo che prevalga la ragionevolezza – conclude Storace – che un istinto di sopravvivenza animale non prevalga sulla democrazia. Altrimenti e’ l’Italia che sprofonda. Altro che credibilità….”