QN IL GIORNO pag. 22 · 08-09-2018 “FISCO E MATTONE: SERVE UNA SVOLTA”
di Achille Colombo Clerici
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Dal Forum Ambrosetti di Cernobbio, cui partecipo, ritengo utile esprimere, sia pure in sintesi, la posizione di Assoedilizia in campo fiscale.
L’imposizione tributaria comunale IMU, tassazione di natura patrimoniale, che quindi prescinde sia dall’utilizzo ( a parte il regime della abitazione principale ), sia dalla redditività degli immobili, è basata sulla consistenza catastale. Sicché il riferimento a tale parametro, che da’ luogo alla base imponibile IMU e TASI, ha generato una esplosione del prelievo a partire dal primo anno di applicazione dell’IMU (2012) a causa del consistente aumento dei coefficienti di rivalutazione delle rendite e di conseguenza ha fortemente contribuito ad innescare l’attuale crisi del mercato immobiliare.
In particolare sofferenza giacciono i settori delle locazioni abitative e di quelle commerciali, con parti locatrici, sia persone fisiche, sia società ed enti, e gli edifici storico/monumentali.
Le elevatissime aliquote marginali degli scaglioni Irpef penalizzano fortemente il proprietario persona fisica, e conseguentemente anche il conduttore, nelle locazioni commerciali, in quanto per esse manca la previsione, da parte del legislatore, di un sistema di “cedolare secca”.
Appare infine evidente che il permanere della tassazione patrimoniale IMU, anche in presenza di immobili sfitti e di morosità degli inquilini, penalizzi fortemente i proprietari-locatori, persone fisiche, enti o società che siano.
Si ritiene quindi urgente e indifferibile l’introduzione :
– del meccanismo della “cedolare secca” anche per le locazioni di natura non abitativa ed il riconoscimento dell’applicazione della “cedolare secca” nel caso di locazioni da parte delle società semplici;
– dell’esenzione dall’ IMU e dalla TASI per i fabbricati (abitativi o commerciali) sfitti od occupati da inquilini morosi;
– dell’esenzione, dalla data della morosita’, dalle imposte sui redditi per i canoni di locazione non percepiti relativi ad unità immobiliari destinate ad uso non abitativo.
– della riduzione della tassazione IMU/TASI per gli immobili storici o artistici che non diano luogo ad alcun reddito. In modo tale da permettere margini a fronte dei gravosi oneri manutentivi.
Da ultimo, Assoedilizia si augura che la cosiddetta “pace fiscale”, rientrante nelle linee programmatiche del Governo, abbia ad interessare, non solo le imposte erariali, ma anche quelle comunali e che cio’ sia previsto dalla legge nazionale.