Almeno 500mila euro sarebbero stati sottratti dai fondi dell’Ugl attraverso bonifici e prelievi in contanti da parte del segretario Giovanni Centrella, secondo l’inchiesta della procura di Roma, che oggi ha disposto perquisizioni nell’abitazione di Centrella, in quella della vicesegretaria del sindacato Laura De Rosa e anche nella sede dell’Ugl in via Margutta. Coinvolta nell’inchiesta anche la moglie del segretario, Patrizia Lepore.
Il reato ipotizzato è quello di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita.
«Siamo pronti a dimostrare che tutte le operazioni sono tracciabili e che non c’è nulla di irregolare. Per quanto riguarda i bonifici oggetto di contestazione, si tratta dello stipendio mensile della moglie di Giovanni Centrella». Lo afferma l’avvocato Irma Conti che assiste il segretario generale dell’Ugl.