“Ricorda c’è sempre speranza”, Lewis Hamilton avrà tenuto bene a mente le parole di una celebre scena de Il ritorno del Re, capitolo conclusivo della trilogia Il signore degli anelli. La speranza di potere di nuovo tornare ad essere comeptitivo come un tempo, la speranza di poter vincere e gioire davanti ai suoi tifosi britannici, quella stessa speranza di poter tornare a infrangere nuovi record anche nell'”Era Verstappen”. Tutto ciò oggi si è concretizzato a Silverstone, sulla pista che ospitò nel 1950 il primo gran premio della storia della Formula Uno e che è stata domata da un ineguagliato campione, l’unico in grado di trionfare per 9 volte sull’ex pista di rullaggio dell’aeroporto. Nel tempio inglese della velocità, il Re sette volte campione del mondo si era presentato con pochi sogni di gloria, relegato a doversi accontentare ormai da qualche anno alla lotta per il podio alle spalle di Verstappen e nel periodo più recente delle McLaren. Dopo la sua firma con la Ferrari, a partire dalla porssima stagione, il Campione sembrava quasi essersi perso per strada e persino il compagno di squadra George Russell inizava a concludere le gare stabilmente davanti, ma nessun posto è come casa, e Lewis tra dolci ricordi e pochi spettri (il team radio dopo il ritiro di George poteva farlo vacillare) in questo Silverstone 2024 ha rispolverato i colpi migliori.
Hamilton vince a Silverstone: nessuno come lui
Nessuno è come Hamilton, anche nel suo tempio, anche nel gran premio di casa davanti ai tifosi britannici: la vittoria di oggi rinforza il suo primato di successi sull’ex aeroporto della RAF. Sono indimenticabili i suoi trionfi, le sue battaglie con Verstappen a Copse e l’arrivo su tre ruote del 2020, ma non si dimentica neanche la prima volta nel 2008, quando guidava una McLaren. Sedici anni dopo è proprio un errore della scuderia dipinta di arancio a consegnare a Lewis il nono successo. Che non sarebbe stato un Gran Premio facile per nessuno lo si era capito fin da quando in Formula 3 una gara pazza ha permesso a Minì e Limbland di rimontare dalle retrovie alle prime due posizioni. Sulla griglia di partenza della Formula 1 splendeva il sole, ma la minaccia della pioggia ha aleggiato a lungo nei team radio e nei pensieri di tutti i piloti, tant’è che proprio la troppa fretta di passare alle gomme intermedie ha rovinato la gara di Leclerc. A distruggere la giornata delle due McLaren che si trovano lanciate verso una doppietta storica sono state delle scelte sbagliate nella gestione delle tempistiche ai box. Prima hanno rinunciato al pit stop in contemporanea sacrificando Piastri per un giro e poi hanno temporeggiato nel ritorno alle gomme slick, attendendo anche in questo caso un giro di troppo con Norris. Hamilton ha sufficiente esperienza per cogliere al volo l’occasione e difendere con i denti la prima posizione, senza lasciarsi spaventare dal ritorno di Verstappen che nelle ultimissime fasi di gara gli stava mangiando decimi ad ogni settore. Dopo Norris e Russell, Lewis è il terzo britannico a vincere un gran premio in questa stagione, riaffermando la sua supremazia. “Sono libero di essere il più grande” direbbe la cantante Sia in una sua celebre canzone, Lewis ha ancora dimostrato di non aver perso lo smalto del Campione.