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Frutta e verdura che uccide

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Di Stefania Paradiso

IQ. 20/10/2013 – Non sempre mangiare frutta e verdura può far bene. Non è l’ultimo slogan di qualche dietologo ma semplicemente una riflessione sulla provenienza delle materie prime. Il caso è ritornato alla ribalta dopo che martedì 15 ottobre, a Le Iene, l’indagine di Nadia Toffa sullo smaltimento illecito di rifiuti industriali in Campania, ha scosso l’opinione pubblica.

La Iena ha fatto analizzare una pianta di pomodori coltivata nella zona. Dentro questo ortaggio è stata riscontrata la presenza di notevoli quantità di metalli pesanti. Nella terra dei fuochi, tra Napoli e Caserta, dove la Camorra in concerto con molte ditte, smaltisce rifiuti tossici e speciali inquinando terra, acqua e aria, gli alimenti diventano molto pericolosi. Nelle verdure, infatti, è stata rilevata la presenza di metalli pesanti molto superiore ai valori consentiti, in particolare di mercurio, arsenico, manganese e piombo, che ingeriti per lungo tempo in quantità elevate provocano tumori, morbo di parkinson, impotenza maschile e altri gravi malattie. Il 22 ottobre Angelino Alfano, ministro dell’Interno, e Nunzia De Girolamo, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, andranno in Campania per osservare e cercare di formulare, in concerto col “Sulla Terra dei fuochi – ha evidenziato De Girolamo – dobbiamo dare delle risposte molto forti, non solo di legalita’ e di presidio, per evitare che si ripetano fatti come quelli avvenuti a Caivano o in altre realta’, ma anche per progettare il futuro”. La bonifica di alcune zone della Campania è una emergenza che tocca tutti e per la quale Caldoro chiede da tempo una legge speciale. Non si può accollare solo al Meridione perché molti dei rifiuti tossici e pericolosi sono partiti da aziende del Nord, consapevoli che pagando meno per lo smaltimento, questo sarebbe stato gestito in maniera illegale. Tocca e riguarda ognuno di noi perché pomodori, melanzane, pesche e tanti altri prodotti non vengono prodotti e consumati all’interno del territorio campano, ma consegnati e venduti su tutto il territorio nazionale e, forse, addirittura esportati. La iena alla fine del servizio ha chiesto a Renato Balduzzi, ex ministro della Salute, se avesse mangiato quel pomodoro pieno di materiali cancerogeni. L’ex ministro non sapendo cosa rispondere ha accusato la Toffa di fargli una domanda troppo sciocca. Anche l’attuale ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha minimizzato il problema e collegato l’alto tasso di tumori e patologie presenti in quelle zone ad un cattivo stile di vita. Il problema non è lo stile di vita e se anche lo fosse avrebbe un ruolo marginale rispetto a tutto il resto. Il problema vero è che ci sono persone, uomini, donne, bambini e animali che muoiono di tumore. Contadini hanno venduto i loro terreni a persone che li hanno usati, poi, in maniera criminosa. Camorra, mafia, ndrangheta hanno capito che buttare rifiuti era conveniente e così hanno avvelenato l’acqua, la terra e la gente. Nessun controllo, nessuna denuncia. Tutti tranquilli. Chi parla viene zittito con qualche bustarella e chi proprio non ci sta, come Angelo Vassallo, sindaco di Pollica (SA), freddato con la pistola. Il problema vero che nessuno sa questi prodotti in quale piatto vadano a finire. E, onestamente, se finissero sul tavolo di persone compiacenti e colpevoli la cosa non preoccuperebbe nessuno. Purtroppo però potrebbero essere in qualsiasi piatti, non solo il loro.

 

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