IQ. 18/06/2013 – Irlanda del Nord – I leader dei G8 hanno criticato fortemente oggi al summit nordirlandese il supporto fornito dal leader russo Vladimir Putin al presidente siriano Bashar al Assad che da due anni reprime nel sangue la rivolta nel suo paese.
Al loro primo faccia a faccia in un anno, il presidente Usa Barack Obama cercherà un terreno d’intesa con Putin a margine del vertice che si tiene in Irlanda del Nord, dopo aver provocato la rabbia del Cremlino autorizzando il sostegno militare Usa ai ribelli siriani che si battono contro il presidente Assad.
Secondo dati Onu, ad oggi sono almeno 93.000, ma è una stima al ribasso, le vittime causate dal conflitto siriano.
Nel corso dei colloqui con il premier britannico David Cameron alla vigilia del summit, Putin ha ribadito le sue critiche alla posizione occidentale spiegando che gli oppositori di Assad sarebbero dei cannibali.
“Penso che non negherete che non c’è davvero bisogno di dare sostegno a gente che non solo uccide i propri nemici, ma apre i loro corpi, mangia i loro intestini di fronte al pubblico e alle macchine fotografiche”, ha detto Putin durante una conferenza stampa congiunta con Cameron. “E’ questa la gente che volete sostenere? Sono loro che volete rifornire di armi?”.
Cameron per parte sua ha ammesso che le distanze tra Londra e Mosca restano.
La Russia non crede agli annunci dell’Occidente sull’uso di armi chimiche da parte dell’esercito di Assad, e dice che il sostegno militare Usa ai ribelli creerebbe solo un’escalation nella violenza.
Sabato scorso Washington ha annunciato che manterrà in Giordania i caccia F-16 e i missili Patriot su richiesta del governo di Amman. Una decisione che per Mosca potrebbe significare la possibile istituzione di una no-fly zone sulla Siria.
In quella che sembra una risposta a tali decisioni, Assad ha detto oggi in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung che anche l’Europa “pagherà il prezzo” se fornirà armi ai ribelli e che questo porterà il terrorismo nel vecchio continente.
( Fonte Reuters)